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Questo articolo è stato pubblicato il 14 marzo 2011 alle ore 10:28.

Ufficio Tributi (fotogramma)Ufficio Tributi (fotogramma)

Le entrate tributarie del periodo gennaio-dicembre 2010 mostrano «un'evidente ripresa» rispetto all'andamento registrato nel corrispondente periodo dell'anno passato, con un incremento netto di 6.572 milioni di euro (+1,6 per cento): lo evidenzia il Tesoro nel rapporto sulle entrate 2010, elaborato assieme alla Ragioneria generale dello Stato. In leggero calo, invece le entrate contributive (-280 mln, -0,1%), che riflettono «in larga misura il debole andamento dei redditi dello stesso periodo».

Segnali positivi nel 2011: a gennaio le entrate tributarie sono aumentate del 3,3% al netto delle una tantum. Al lordo delle una tantum l'incremento è del 3,2 per cento. In particolare, il gettito Ire continua a mostrare un andamento positivo (+635 milioni di euro, pari a +3,2 per cento) come negli ultimi mesi del 2010. Positivo anche il gettito Iva che con un incremento del 3,5% (+170 milioni di euro) conferma la dinamica positiva del 2010.

In calo le entrate erariali
Tornando ai dati 2010, spicca come le entrate tributarie del bilancio dello Stato registrino una variazione negativa di -2.558 milioni di euro (-0,6 per cento) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La flessione, si legge nel rapporto, è imputabile al previsto minor versamento a saldo registrato a febbraio 2010 dell'imposta sostitutiva su interessi e altri redditi da capitale e al previsto venir meno di entrate una tantum.

Positiva la riscossione da ruolo
Al contrario, risulta favorevole l'andamento dei ruoli incassati, che nel periodo evidenziano una crescita pari a +908 milioni di euro (+17,9 per cento) e anche il trend delle imposte degli enti territoriali registra una variazione positiva di +143 milioni di euro (+0,3 per cento). Nel complesso quindi le entrate tributarie del bilancio dello Stato e degli enti territoriali, inclusi gli incassi erariali dei ruoli e l'effetto nettizzante delle poste correttive evidenziano un incremento pari appunto a 6.572 milioni di euro (+1,6 per cento), attestandosi a complessivamente a 429.788 milioni di euro per il 2010 contro 423.216 milioni di euro per il 2009. In questo periodo dell'anno va ricordato che le compensazioni d'imposta, comprese nelle poste correttive, risultano in forte diminuzione mostrando una riduzione di ben 8.079 milioni di euro (22,7 per cento).

Diminuiscono le entrate contributive
Il rapporto si sofferma infine sulle entrate contributive 2010, in calo di circa 280 milioni (-0,1%) rispetto all'anno precedente. I contributi Inps registrano un incremento dello 0,8 per cento. Gli incassi per recupero crediti, in via diretta e tramite concessionari, presentano un incremento del 7,1% rispetto a quelli registrati nel 2009. I contributi Inpdap risultano complessivamente inferiori del 2% rispetto ai livelli del 2009. Anche i contributi per Tfr e Tfs fanno registrare una riduzione pari al 2,8 per cento. Sulla contrazione degli incassi del 2010 , scrive il rapporto, potrebbe aver pesato lo slittamento al mese di gennaio 2011 di parte dei contributi pensionistici e previdenziali di competenza dicembre 2010, imputabile in larga misura all'introduzione, nel novembre 2010, della nuova procedura di versamento denominata «F24 EP». L'assenza di turnover nella pubblica amministrazione continua a contribuire negativamente sull'andamento delle entrate contributive. I premi riscossi dall'Inail nel periodo considerato sono risultati inferiori allo scorso anno per circa 760 milioni (-8,4 per cento). A pesare sul calo degli incassi l'andamento dei redditi nel 2009 e nel 2010. Ciò sarebbe confermato dall'importo sia della rata riscossa a febbraio 2010, inferiore di circa 460 milioni rispetto a quella del 2009, sia di quelle relative al pagamento rateale del premio di autoliquidazione 2009/2010.

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