Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 17 marzo 2011 alle ore 06:40.

My24
Dazi Ue sulle piastrelle cinesi (AFP)Dazi Ue sulle piastrelle cinesi (AFP)

Alla Cet, la federazione europea dei produttori di ceramica, l'entusiasmo è alle stelle: hanno perseguito con tenacia l'obiettivo, sfidando le insidie di una procedura lunga e farraginosa. E, alla fine, l'antidumping è arrivato. Il presidente, Alfonso Panzani, lo annuncia plaudendo all'impegno profuso dalle stesse aziende.

Oggi è in Gazzetta ufficiale europea il provvedimento sui dazi all'importazione di piastrelle cinesi, che scattano da domani, diventando subito operative in misura variabile dal 32 al 73 per cento. «Si tratta di misure provvisorie, toccherà al Consiglio europeo, nei prossimi sei mesi, renderle stabili con una decisione definitiva. Aspettiamo settembre – dice Alfonso Panzani – anche per conoscere l'effettiva durata».

La svolta provoca la soddisfazione, a cascata, di Confindustria ceramica, che raduna le aziende italiane del settore, big players anche sui mercati europei e mondiali. Franco Manfredini, il presidente, è raggiante: «Sono meravigliato – dice da Las Vegas, dove si trova per una fiera di settore –. Questi dazi dimostrano che, quando si protesta in maniera fattiva utilizzando i meccanismi esistenti, le cose funzionano». Per Manfredini «una cosa è aprire al mercato, un'altra offrire il destro ai trucchi di concorrenti scorretti. Bisogna, invece, educare a un consumo consapevole, per questo auspichiamo che le misure possano essere confermate».

«L'Italia esporta il 70% della produzione, il leale confronto con i competitori di tutto il mondo è una condizione essenziale – aggiunge Franco Manfredini – la congiuntura difficile, aggravata dall'agguerrita concorrenza cinese, ha causato la perdita di 15mila posti di lavoro in Europa, un settore da 56mila addetti».
Il consumo europeo nel 2009, è stato di 1 miliardo di metri quadrati di piastrelle, con importazioni cinesi pari a 62 milioni. Nel primo semestre del 2010, a fronte di un consumo continentale in calo del 3%, le importazioni cinesi sono cresciute del +25 per cento. Si sono registrati ripetuti casi di competizione sleale (si veda il Sole 24 Ore del 9 dicembre 2010) specie su prodotti high-tech.

La procedura antidumping è partita su impulso della Cet con la pubblicazione della procedura il 19 giugno 2010 sulla Gazzetta Ue e la richiesta sull'intero volume di piastrelle cinesi importate in Europa dell'applicazione di un dazio medio del 32%, per gli esportatori cinesi inclusi nel campione oggetto di verifica, e del 73% per gli esportatori che non hanno collaborato (questi ultimi sono il 50% del totale dell'import cinese).

Non è facile ottenere l'antidumping, nè incassare una proroga. Vito Artioli, presidente dell'Anci, però, avvisa: «Attenzione. Sui dazi all'import di scarpe da Cina e Vietnam in scadenza ad aprile, abbiamo ottenuto un utile e significativo monitoraggio trimestrale».

Shopping24

Dai nostri archivi