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Questo articolo è stato pubblicato il 27 marzo 2011 alle ore 16:01.

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Come spesso accade, in virtù del fitto calendario delle aste del Tesoro italiano che non ha eguali in Eurolandia, toccherà all'Italia testare sul campo i primi impatti delle novità introdotte dal nuovo Euro Patto per la stabilità e la crescita in Europa. La prossima settimana sarà dominata infatti dall'offerta di titoli di Stato italiani, che potrebbero sfiorare una raccolta complessiva attorno ai 20 miliardi di euro. Una cifra di routine per l'Italia.

I primi a tastare il polso del mercato saranno i BoT a sei mesi domani in asta per 8 miliardi di euro: ne scadono 9,1 miliardi quindi la liquidità a sostegno della domanda è buona. Domani stesso il Tesoro riproporrà i CTz dicembre 2012, questa volta con un importo in offerta pari a 2,5 miliardi mentre ne scadono oltre 11 miliardi. Gli analisti di Unicredit prevedono un'asta BoT bene accolta e con un rendimento lordo in assegnazione attorno all'1,40% che potrebbe equivalere a un margine sopra il tasso overnight più stretto rispetto all'emissione precedente.

La scorsa settimana il rischio-Italia ha registrato spread in calo rispetto ai picchi d'inizio anno: il differenziale dei BTp contro i titoli di stato tedeschi è tornato in area 145 centesimi. Resta da vedere come aprirà il mercato domani mattina, con le incognite della guerra in Libia, della tragedia nucleare in Giappone e dei problemi portoghesi. Il rischio-contagio proveniente dalla crisi di Grecia, Irlanda e Portogallo tuttavia si è attenuato nelle ultime settimane: il premio a rischio di Italia e Spagna non peggiora automaticamente quando si allargano gli spread greci, portoghesi e irlandesi. Questo significa che gli investitori stanno studiando gli stati dell'eurozona "caso per caso", proprio come richiede la nuova procedura di aiuti agli stati in difficoltà predisposta nell'Euro Patto.

La prossima settimana il mercato primario dei titoli di stato a medio-lungo termine sarà dominato dall'Italia, unico emittente. Il Tesoro collocherà BTp a 3 e dieci anni e ancorati all'inflazione come anche i CcT indicizzati all'Euribor. Barclays capital ha calcolato che le aste italiane saranno sostenute dal rimborso di 6,14 miliardi di titoli di stato belgi e dal pagamento di altri 6 miliardi circa di cedole sui titoli governativi emessi da Bruxelles. Per gli analisti di Morgan Stanley, esclusi i BoT, la prossima settimana gli ammontari in emissione sul medio-lungo termine nella zona dell'euro registreranno un livello molto inferiore rispetto alla media di 22 miliardi rilevata nella stessa settimana negli ultimi tre anni. Il Tesoro italiano non subìrà infine la concorrenza dal Regno Unito perché nei prossimi giorni non sono previste aste di titoli di Stato inglesi. Negli Usa, per contro, i Treasuries in asta orbiteranno attorno ai 100 miliardi di dollari.

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