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Questo articolo è stato pubblicato il 01 aprile 2011 alle ore 13:54.
Quarantasette anni, una laurea in Chimica all'Università di Milano e un'esperienza decennale ai vertici di numerose aziende farmaceutiche italiane e straniere, Claudio Pozzoli oggi è a capo del settore Ricerca e Sviluppo della Farmabios, realtà lombarda con 150 dipendenti che produce farmaci generici. E come gli altri dirigenti di R&S, quest'anno guadagnerà meno dei suoi colleghi specializzati in Risk Management o Controllo dei costi. «Un dato che non deve stupire - spiega -: in Italia è ormai assodato che i manager con una formazione tecnica possano essere meno pagati degli altri, come ad esempio quelli che hanno competenze gestionali».
Ma perché questa differenza nelle retribuzioni?
Per una ragione semplice: perché il settore Research&Development non è mai stato ritenuto degno di investimenti strutturali. Mentre l'apertura di una nuova linea di produzione o di un reparto porta dei riscontri immediati all'investimento, per noi i risultati vanno valutati sul lungo periodo. Quindi le aziende tendono a non spendere, e questo si riflette anche sulle retribuzioni. Il rovescio della medaglia, però, è drammatico: l'Italia ha perso la sfida della competitività con il resto del mondo, che invece sulla ricerca punta e investe.
Da noi è un settore sempre meno strategico, dunque?
Sì, ed è lampante se si confrontano i laboratori italiani con quelli stranieri, sia in termini di attrezzature sia di organico. Il gap che abbiamo accumulato è enorme e dovremo fare molta strada prima di riuscire a recuperare: un lavoro che non si può fare senza adeguati investimenti da parte degli imprenditori, che con il ricambio generazionale stanno però cominciando a capire come agire.
Sta cambiando anche la figura del manager di R&S?
Molte aziende hanno spostato i propri centri di ricerca nei Paesi emergenti, come India e Cina. Il dirigente di Ricerca e Sviluppo deve perciò mutare fisionomia, essere sempre meno tecnico e sempre più manager a 360 gradi, che della produzione conosca tutti gli aspetti. Deve confrontarsi con ricercatori che hanno culture e mentalità molto diverse, con realtà sconosciute, con prodotti sempre all'avanguardia. Un manager che abbia solo competenze scientifiche rischia di non essere più adeguato alle sfide del futuro: deve invece migliorare le proprie capacità e proseguire la sua formazione. Per essere sempre più una risorsa d'eccellenza.
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