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Questo articolo è stato pubblicato il 05 aprile 2011 alle ore 07:52.

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È l'uomo che nel 2005 ha venduto gli elicotteri Agusta alla Casa Bianca, l'elicottero del presidente degli Stati Uniti. Questo è il fotogramma più importante nella carriera di Giuseppe Orsi, l'ingegnere «elicotterista» che tra un mese, il 4 maggio, dopo il voto dell'assemblea degli azionisti sul nuovo cda, diventerà amministratore delegato di Finmeccanica.
Sarà il numero uno operativo, in un vertice che non interrompe la continuità col passato. Pier Francesco Guarguaglini, che dal 24 aprile 2002 ha i pieni poteri come presidente e a.d., sarà solo presidente, ma con alcune deleghe importanti. Se saranno confermate le indiscrezioni, avrà le deleghe su strategie e rapporti esterni, un riconoscimento del ruolo di Guarguaglini, con vaste relazioni internazionali, culminato nell'acquisto della società americana Drs nel 2008. Nella marcia di avvicinamento a Drs, particolare mai rivelato, Guarguaglini riuscì a farsi ricevere dal capo della Cia.

Alla commessa dell'elicottero si era arrivati anche per la determinazione di Guarguaglini, che aveva spinto per acquistare da Gkn, nel 2004, la metà di AgustaWestland che il gruppo non possedeva, pagandola oltre 1.500 milioni. L'arrivo di Orsi, che ha sempre lavorato nel gruppo elicotteristico e imparato da Amedeo Caporaletti, dalla vasta esperienza commerciale, conosciuto nel mondo aerospaziale internazionale, segna la fine della monarchia di Guarguaglini in Finmeccanica. Da verificare come funzionerà la coabitazione con Orsi. Della gestione si occuperà il nuovo a.d., proveniente dall'azienda con i risultati commerciali ed economici migliori del gruppo, con 3.644 milioni di euro di ricavi nel 2010 (sui 18.695 del gruppo) e un utile operativo rettificato (Ebitda adjusted) pari all'11,3% dei ricavi (8,5% la media del gruppo). Finmeccanica ha bisogno di migliorare i risultati, aumentare l'efficienza industriale. Negli anni dello shopping non si è ridotto il portafoglio di attività, troppe, alcune con risultati molto negativi (AnsaldoBreda) o insoddisfacenti (spazio, Oto Melara). Gli investitori si aspettano che un cambio di mano possa portare all'eliminazione di attività mantenute senza un significato industriale e nonostante le perdite, è il caso della torinese Fata cara a Ignazio Moncada o della bolognese BredaMenarinibus.

La gestione Orsi porterà anche a modifiche in figure chiave nella holding e in alcuni vertici delle controllate. Per la successione all'Agusta la scelta potrebbe cadere sul direttore generale, Bruno Spagnolini. Il caso più delicato è la Selex Sistemi integrati, guidata dall'ingegner Marina Grossi, moglie di Guarguaglini. Il mandato è in scadenza, sarà il nuovo cda, guidato da Orsi, a decidere.
La banca d'affari Goldman Sachs in uno studio del 31 gennaio, che ha migliorato il consiglio sulle azioni Finmeccanica da «vendere» a «neutrale», osservava: «Non abbiamo una opinione forte sul fatto che il cambio del capoazienda sarebbe positivo o negativo. Tuttavia, se fosse nominato un candidato esterno probabilmente il mercato anticiperebbe i cambiamenti (forse maggiore razionalizzazione del portafoglio o riduzione dei costi) e le azioni potrebbero salire inizialmente (come è stato in Thales nel 2009)». Ieri il titolo è salito dell'1,45% a 9,07 euro.
G.D.

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