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Questo articolo è stato pubblicato il 13 aprile 2011 alle ore 11:41.

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Il Tesoro abbassa (ancora) le stime del Pil (Fotogramma)Il Tesoro abbassa (ancora) le stime del Pil (Fotogramma)

di Barbara Bonomi
Il Tesoro abbassa ancora le stime di crescita: il Documento di economia e finanza (Def), al vaglio del Governo oggi, prevede un rialzo del Pil dell'1,1% nel 2011 (stima di settembre: 1,3%), dell'1,3% nel 2012 (2%), mentre nel 2013 arrivera' all'1,5%. Confermate le stime per il deficit: al 3,9% del Pil quest'anno, al 2,7% il prossimo, all'1,5% nel 2013, con un sostanziale pareggio nel 2014. Rivisto al rialzo il rapporto debito/Pil: al 120% nel 2011 (a settembre 119,2%), al 119,4% nel 2012 (117,5%), al 116,9% nel 2013.

Ferma disoccupazione; linea rigore, ma Pnr darà spinta a Pil
Il Def (che sostituisce la Dfp, Decisione di finanza pubblica, a sua volta sostitutiva del vecchio Dpef), la cui presentazione alle Camere é dovuta entro il 10 aprile, contiene il Programma di stabilità da presentare a Bruxelles con le previsioni aggiornate e il Piano nazionale delle riforme (Pnr), voluto sempre dall'Europa.

Il nuovo quadro macroeconomico conferma la linea del rigore e l'impegno a tornare sotto il 3% di deficit/Pil entro il prossimo anno. L'inflazione programmata è fissata all'1,5% per il triennio di previsione, mentre il tasso di disoccupazione è fermo all'8,4% nel 2011, scende all'8,3% nel 2012 e all'8,2% nel 2013. L'evoluzione degli aggregati relativi alla crescita e alla finanza pubblica segue un 2010 in miglioramento: il Pil all'1,3%, il deficit/Pil al 4,6%, il debito/Pil al 119%. Il saldo primario (-0,1% nel 2010) è atteso tornare in attivo.

Il Documento conferma, dunque, la linea del rigore, ma non manca la parte dedicata allo sviluppo: nel Piano delle riforme, che potrà imprimere un'accelerazione alla crescita, si affrontano i capitoli Mezzogiorno (Banca del Sud, fiscalità di vantaggio), turismo, opere pubbliche (pacchetto appalti, piano casa, semplificazione), mercato del lavoro, ricerca e sviluppo, competitività (autocertificazione, sportelli per le imprese e burocrazia zero), federalismo e fisco, energia.

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