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Questo articolo è stato pubblicato il 16 aprile 2011 alle ore 08:17.

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Primo summit Marchionne-CamussoPrimo summit Marchionne-Camusso

Il primo faccia a faccia tra il segretario generale della Cgil e l'ad della Fiat si terrà all'inizio della prossima settimana. Anche Susanna Camusso, infatti, parteciperà al summit con Sergio Marchionne e i segretari generali di Cisl e Uil.

Erano stati proprio Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, ieri mattina, a sollecitare in tempi brevi un incontro per sciogliere il nodo del rilancio delle Officine automobilistiche Grugliasco (Oag) della ex Bertone, dove i lavoratori sono da anni in cassa integrazione e l'investimento del Lingotto da 500 milioni per portare la produzione della Maserati è condizionato all'intesa con il sindacato. Nel pomeriggio è arrivata la disponibilità dell'ad che ha esteso l'invito a tutti e tre i leader sindacali per l'incontro che probabilmente si terrà tra lunedì sera e martedì mattina al Lingotto – a ridosso dei Cda di Fiat e Fiat industrial del 20 e 21 aprile – alla presenza anche dei segretari generali delle tre categorie. L'incontro potrebbe limitarsi ad una comunicazione dell'azienda sull'oggetto della riunione che è il futuro della Oag, ma è possibile che trattandosi del primo confronto di Marchionne con la Camusso si possano aprire anche gli altri dossier. Camusso in più occasioni ha espresso preoccupazione per le conseguenze delle intese separate raggiunte senza la Fiom che resterà esclusa dagli stabilimenti Fiat di Pomigliano e Mirafiori in cui vengono ripristinate le Rsa (rappresentanze sindacali aziendali) al posto delle Rsu (rappresentanze sindacali unitarie).

Tornando alla vertenza Oag della ex Bertone, Fim-Cisl, Uilm, Fismic e Uglm sono disponibili ad adottare anche in questo caso il contratto di primo livello applicato da Fabbrica Italia Pomigliano con l'intesa del 29 dicembre, anche perchè temono che la Maserati possa essere prodotta altrove, ma la Fiom che quel contratto non lo ha firmato e che a Grugliasco è la sigla largamente maggiorataria non ne vuole sapere di firmare un accordo fotocopia. Le Rsu che hanno la titolarità di indire il referendum – con 10 delegati su 16 iscritti alla Fiom – ieri hanno chiesto alla Fiat di presentare un testo di accordo su cui far votare i lavoratori. A Grugliasco, quindi, si procederà diversamente rispetto a Pomigliano e Mirafiori dove si è votato su un'intesa separata poichè Fim, Uilm, Fismic e Uglm avevano la maggioranza e potevano indire un referendum. Le Rsu hanno anche sollecitato un incontro con il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, dopo che la Fiat ha comunicato che da fine mese non pagherà più la cassa straordinaria ai 1.100 addetti che sta anticipando dallo scorso novembre. Una schiarita arriva da Giorgio Airaudo (Fiom): «dopo una verifica al ministero del Lavoro – spiega – ci risulta con certezza assoluta che la cassa integrazione per i lavoratori ex Bertone è stata autorizzata e sarà firmata entro uno o due giorni». La Fiom, peraltro, oggi annuncerà il ricorso alla magistratura di Torino per rendere nulli gli effetti dell'accordo Fiat per Pomigliano e Mirafiori. Da Oltreoceano, infine, arriva l'indiscrezione che il gruppo Chrysler starebbe per lanciare un pacchetto per il rifinanziamento dei 7 miliardi di dollari del debito dovuto ai governi statunitense e canadese per i prestiti ricevuti durante la crisi. No comment dell'azienda.

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