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Questo articolo è stato pubblicato il 28 aprile 2011 alle ore 23:05.
Nel Regno Unito l'economia di Internet vale già oggi il 7,2% del Pil, più del settore sanitario. In Francia, Internet ha contribuito nel 2010 per il 3,7% alla formazione del Pil, percentuale che salirà al 5,5% entro il 2015. In Italia, invece, questo valore incide appena per l'1,6% del Pil. Di economia della rete si parlerà lunedì 2 maggio al convegno "Rinascimento digitale" organizzato a Milano nella sede di Assolombarda.
«I Paesi a più alto tasso di investimenti in innovazione "digitale" - si legge nella presentazione dell'evento - traggono i maggiori benefici in termini di crescita del Pil e dell'economia nazionale rispetto a quelli meno digitalizzati, tra i quali c'è l'Italia. La conseguenza è che, se non reagiamo immediatamente, il nostro ritardo diventerà presto strutturale e difficilmente recuperabile, con un costante e inarrestabile
arretramento del nostro Paese non solo sotto il profilo dell'industrializzazione, ma anche sotto il profilo della cultura e della conoscenza, con impatti significativi soprattutto sulle prospettive delle giovani generazioni».
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