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Questo articolo è stato pubblicato il 10 maggio 2011 alle ore 14:22.

Nel 2010 si è registrata una lieve ripresa delle compravendite immobiliari. Ma i primi tre mesi del 2011 segneranno una contrazione del mercato immobiliare residenziale, evidenzia il direttore dell'agenzia del Territorio, Gabriella Alemanno, in occasione della presentazione a Roma del rapporto immobiliare 2011 realizzato in collaborazione con l'Abi.
«A oggi possiamo dire che il dato non sarà positivo, ci sarà una contrazione delle compravendite, ma preferisco aspettare l'8 giugno, quando sarà presentato il report del primo trimestre 2011, per confermare questo tipo di andamento». «In passato - ha aggiunto - le situazioni hanno dimostrato che l'ultimo mese può cambiare il dato; quindi, é meglio aspettare i dati definitivi». Per Paolo D'Alessandris del Cresme nel 2011 le compravendite caleranno dello 0,8%-1% rispetto al 2010. Previsioni in calo anche per i prezzi: meno 4-5 per cento.
Bene il mercato nelle grandi città
Tornando invece al rapporto, spicca come lo scorso anno il mercato immobiliare residenziale sia cresciuto di un modesto 0,5% rispetto al 2009. Un incremento decisamente lieve se rapportato ai livelli del decennio 1997-2006, anno in cui si era registrato un +80 per cento. Tra le luci evidenziate dallo studio, il boom nelle grandi città: l'andamento del mercato residenziale delle otto principali città risulta «decisamente positivo» con un rialzo del +6,9% e un fatturato in crescita del 7,6%, pari a 24,4 miliardi di euro.
Il +0,5% di compravendite registrato nel 2010 è il risultato di un trend più vivace nei primi due trimestri dell'anno (+4,3% e +4,5%) a fronte di un calo negli altri due (-2,7% e -4,1 per cento). Secondo Alemanno, l'incremento dei primi mesi del 2010 è ascrivibile agli «effetti dello scudo fiscale» e quindi del rientro di capitali dall'estero e alla vendita dei beni immobiliari di «molti enti previdenziali».
Prezzi stabili
Tra gli altri dati contenuti nello studio, si evidenzia come durante lo scorso anno si siano vendute abitazioni per un totale di circa 64 milioni di metri quadrati, +1% rispetto al 2009, con una superficie media per unità abitativa compravenduta pari a 104 mq circa. La quotazione media risulta pari a 1.578 euro a mq, stabile rispetto al 2009 (+0,1%) e stazionarie risultano sia nei capoluoghi sia nei comuni minori. Il valore di scambio complessivo stimato nel 2010 è in crescita del +2,6% rispetto al 2009 ed è pari a circa 103,9 miliardi di euro. È in aumento soprattutto al Centro, +5,5%, e al Nord, intorno al +2 per cento.
Arriva l'affordability index: una famiglia su due può sostenere il mutuo
Abi e Territorio hanno presentato anche l'affordability index, cioè il calcolo della accessibilità all'abitazione da parte delle famiglie, da cui emerge che nel 2010 il 51% delle famiglie italiane può sostenere le rate di un mutuo, ossia 13 milioni di nuclei su 23 milioni. Nel 2008 erano intorno al 46%, ma nel 2004 il 62 per cento. Il dato 2010, positivo rispetto al 2008, secondo l'Abi, è dovuto essenzialmente alla riduzione del costo del credito, mentre il prezzo delle case avrebbe giocato ancora a sfavore. I migliori tassi d`interesse (scesi mediamente dell`1% circa nel 2010) hanno comportato infatti il maggior ricorso all`utilizzo dei mutui ipotecari per l`acquisto di un`abitazione da parte delle famiglie che nel 2010 sono aumentati del 9,4% circa, con un incremento del capitale erogato complessivamente del 15 per cento.
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