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Questo articolo è stato pubblicato il 13 maggio 2011 alle ore 12:30.

La Germania si conferma il vero traino della ripresa in Europa. Lo dimostra il dato del Pil tedesco, salito dell'1,5% nel corso del primo trimestre, segnando una progressione annua del 4,9%. Si tratta di numeri superiori alle stime degli analisti che si attendevano un aumento trimestrale del 4,2%. Il dato del quarto trimestre - pubblicato dall'ufficio di statistica federale Destatis - è stato confermato a livello trimestrale (+0,4%) e rivisto su base annuale al 3,8% dal 4% indicato in precedenza.

Il traino della domanda interna
Il Pil tedesco del primo trimestre, secondo Destatis, è stato trainato dall'economia interna ed è salito fino a superare i livelli pre-crisi. La domanda interna è stata sostenuta anche perché il tasso di disoccupazione è calato in maniera consistente: dai picchi di agosto 2009 (al 7,9%) si è scesi al 6,3% di marzo 2011 (ai minimi degli ultimi 19 anni). A contribuire alla crescita del Pil sono stati i consumi delle famiglie, gli investimenti delle imprese e le spese per costruzioni. Il peso delle esportazioni - scrive Destatis - è stato relativo. Sia l'export che l'import sono cresciuti allo stesso ritmo, segnale appunto della vitalità della domanda interna, ben testimoniata dai recenti dati di vendita di Bmw. Il costruttore di auto tedesco, che ha recentemente visto quadruplicare i propri utili trimestrali, ha registrato il maggior guadagno per auto prodotta dei 95 anni della sua storia.

L'Europa a due velocità
L'euforia del mercato
ha avuto peraltro ripercussioni sui prezzi. L'inflazione tedesca, il cui dato è stato recentemente pubblicato, è salita del 2,7% a marzo (più delle attese). Un dato che sicuramente mette sotto pressione la Banca centrale europea che ha recentemente fatto capire che non intende rialzare i tassi di interesse a giugno, così come atteso dal mercato. Una scelta dettata anche dal riacutizzarsi della crisi dei debiti sovrani.

Corre anche il Pil francese
Meglio delle attese anche la crescita dell'economia francese nel primo trimestre del 2011 é cresciuto dell'1%. L'Insee, l'istituto di statistica francese, ha anche rivisto all'1,4% il dato della crescita dell'economia nel 2010, contro l'1,5% indicato in precedenza e allo 0,3% (contro 0,4%) quella del quarto trimestre dello scorso anno. Il dato dell'1,0% di crescita per il primo trimestre «é il rialzo maggiore da quello del secondo trimestre del 2006», specifica l'Insee. L'economia francese è stata sostenuta dai forti investimenti, da un adeguamento delle scorte e da una accelerazione nella spesa dei consumatori, come mostrano i dati ufficiali dell'Insee. Gli economisti si aspettavano una espansione dello 0,6% e il dato dell'1,0% pubblicato oggi supera anche la previsione dello 0,7% della Banca di Francia e la precedente previsione dell'Insee dello 0,6%.

Il mercato dei cambi
I dati hanno immediatamente avuto ripercussione sul mercato dei cambi, dove l'euro è passato da 1,4226 a 1,4260 dollari immediatamente dopo la pubblicazione. Ieri l'euro aveva chiuso a 1,4210 dollari.

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