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Questo articolo è stato pubblicato il 13 maggio 2011 alle ore 10:39.

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Una veduta del complesso di Valmontone destinato ai divertimenti, che si affianca a un fashion districtUna veduta del complesso di Valmontone destinato ai divertimenti, che si affianca a un fashion district

La magia come tema dominante e l'ambizione di arrivare al traguardo di 3 milioni di visitatori: parte da qui il parco di divertimenti Rainbow MagicLand di Valmontone che aprirà al pubblico il prossimo 26 maggio. Un investimento privato da 300 milioni promosso dalla bresciana Alfa Park che ha già avviato nell'area il "Fashion district Valmontone outlet" (180 punti vendita e 6 milioni di persone l'anno).

Il progetto inizia da lontano, dall'accordo di programma del 2000 con la Regione Lazio per il polo turistico integrato Valmontone che, dopo outlet e parco, dovrà essere completato da tre alberghi. Archiviati i tempi lunghi della burocrazia e i relativi ritardi, il parco apre i battenti puntando a intercettare una parte dei turisti che gravita su Roma e che potrebbero aggiungere una variante di "intrattenimento" all'offerta archeologica e artistica della Capitale. Nel business plan, poi, si confida sulle famiglie che potranno sfruttare la posizione del parco: 30 minuti da Roma e poco più di un'ora e mezza da Napoli.

Sul polo di Valmontone scommette l'intero sistema industriale della regione. Non è un caso che il Rainbow MagicLand sia stato scelto lo scorso 15 marzo come cornice della prima assemblea pubblica di Unindustria (imprese di Roma, Frosinone, Rieti e Viterbo) e che in quella sede il presidente Aurelio Regina abbia paragonato l'operazione a quella che nei primi anni 90, con Disneyland, ampliò le già enormi opportunità turistiche di Parigi, contribuendo ad accrescere la permanenza media in città.

In quest'ottica gli industriali puntano nel medio termine su un sistema di tre parchi, che includerà anche quello di Ostia sulla Roma antica e Cinecittà World (apertura prevista per l'estate 2012), il parco a tema sul cinema progettato dalla Cinecittà Enterntainment guidata da Luigi Abete.

Si parte dal Rainbow MagicLand di Valmontone, che avrà 35 attrazioni per lo più ispirate al tema della magia e potrà contare anche sui diritti per utilizzare i personaggi esportati con successo dall'azienda marchigiana Rainbow: le fatine Winx innanzitutto, oltre a Monster Allergy, Huntik, PopPixie, caratterizzeranno sei delle 24 aree del complesso. In virtù dell'accordo di collaborazione, la Rainbow è entrata con una quota del 10% nella compagine sociale di Alfa Park che per il resto è composta da Draco spa (47,8%), Fashion District Group (18,4%), Zorzafin (10,6%), Hopa spa (8,6%) e Mixinvest spa (4,5%). L'amministratore delegato di Alfa Park è Giuseppe Taini, presidente è Mario Dora (creatore di Mirabilandia negli anni 90) e presidente onorario è Gianni Petrucci, presidente del Coni.

L'ad Taini spiega in sintesi il piano: «Dei 300 milioni, circa 140 provengono da un project financing con le banche, circa 45 da leasing, il resto è equity. Trenta milioni sono stati investiti per curare la parte scenografica che sarà di grande impatto». Nel parco – prosegue l'amministratore delegato – «lavoreranno poco meno di 200 persone a tempo indeterminato, ma con vari strumenti di flessibilità, concordati anche con la Regione Lazio, potremo arrivare fino a 1.200 persone nei periodi di picco, inclusi lavoratori per i quali utilizzeremo voucher giornalieri».

Restano da completare le infrastrutture di collegamento da tempo allo studio, come l'ampliamento del casello autostradale A1 di Valmontone, il potenziamento della stazione Fs Valmontone e la creazione (a carico di Alfa Park) di una fermata Fs interna al polo turistico integrato. Anche per questo gli obiettivi sono declinati in due fasi: 2,2 milioni di visitatori su un'area di 300mila metri quadri e oltre 3 milioni quando il parco sarà ampliato su altri 100mila metri e le nuove infrastrutture di collegamento saranno entrate a regime.

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