Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 02 giugno 2011 alle ore 06:49.

My24
Maxi-ordine a Fincantieri per l'ammiraglia CarnivalMaxi-ordine a Fincantieri per l'ammiraglia Carnival

GENOVA - Fincantieri incassa una nuova commessa dal gruppo statunitense Carnival, suo storico cliente. Il contratto arriva a un passo dalla riunione, domani, con sindacati e ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, per discutere del piano industriale che prevede la chiusura di due cantieri (Genova e Castellammare di Stabia) e 2.551 esuberi.

La società guidata da Giuseppe Bono si è aggiudicata un ordine per la costruzione di una nave da crociera da 141mila tonnellate di stazza lorda, destinata a P&O Cruises, brand inglese di Carnival. Il valore della commessa supera i 500 milioni di euro e, a quanto risulta, il contratto prevederebbe un'opzione per la realizzazione di una seconda nave dello stesso tipo.

Del resto, nei giorni scorsi, Cassa depositi e prestiti aveva annunciato un finanziamento da 830 milioni a Carnival, per l'acquisto di due navi da crociera presso Fincantieri. L'unità ordinata ieri entrerà in servizio nel marzo 2015, potrà ospitare 3.611 passeggeri e sarà l'ammiraglia della flotta di P&O, nonché la più grande realizzata per il mercato britannico.

«Quest'ordine - afferma Bono - dimostra che Fincantieri, anche in un momento difficilissimo come quello attuale, continua con grande determinazione la sua battaglia, su un mercato particolarmente depresso», per acquisire commesse. Bono aggiunge, poi, che «la prospettata riorganizzazione non è da intendere come la fine della cantieristica italiana né, tantomeno, come la rinuncia di Fincantieri ad avere un futuro di rilancio e di sviluppo per il proprio personale e per il Paese».

Intanto, il vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani, fa sapere di aver scritto, come aveva promesso venerdì scorso durante un incontro con i sindacati, al presidente della Bei, Banca europea d'investimento, Philippe Maystadt, chiedendogli una modifica delle condizioni di finanziamento per la navalmeccanico in Ue.

Nella missiva, Tajani spiega che il suo staff sta valutando la possibilità di mettere in pista un Fondo di garanzia per le costruzioni navali e si augura che la Bei partecipi. Poi incoraggia la banca a studiare la possibilità di un «maggiore impegno» nei finanziamenti relativi all'acquisto e alle costruzioni di navi «attraverso lo stanziamento di fondi supplementari». Ancora, Tajani punta a convincere la Bei a cambiare il regolamento che pone due vincoli per finanziare il settore della cantieristica: che la nave sia costruita in Europa e che poi lavori in Europa. La seconda condizione, per Tajani, non è fondamentale per vincolare l'investimento e suggerisce a Maystadt di applicare un criterio «che tenga conto del valore aggiunto del finanziamento complessivo sull'industria marittima europea, anche se il promotore dell'investimento non è una società di diritto di uno stato membro». Infine, Tajani si augura che la banca si dedichi a finanziare le navi fabbricate in Europa «che presentino componenti di fabbricazione in prevalenza europea» e, in particolare, unità «più specializzate, dove l'eccesso di offerta sia minore e le possibilità di finanziamento più limitate».

Nel frattempo, il patron di Moby, Vicenzo Onorato, che ha appena acquisito la compagnia toscana Toremar ed è in procinto, come azionista pro quota di Cin, di firmare il contratto per l'acquisizione di Tirrenia, in un'intervista al Secolo XIX, ipotizza un patto con gli altri armatori che rileveranno le ex regionali di Tirrenia, per la costruzione di 12 nuovi traghetti, affidando le commesse a Fincantieri.

I sindacati, da parte loro, si preparano all'incontro di domani a Roma (che sarà accompagnato da una manifestazione nella capitale) mostrando fermezza. Il ritiro del piano industriale da parte di Fincantieri, spiega il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, «è la condizione per continuare il confronto. Non ci può essere trattativa con questo piano».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Shopping24

Dai nostri archivi