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Questo articolo è stato pubblicato il 02 giugno 2011 alle ore 11:17.
Energy cluster è un sistema produttivo che riunisce un centinaio di imprese lombarde operanti nel settore della generazione e della distribuzione di energia elettrica. Il distretto agroenergetico lombardo vede la partecipazione di una settantina di aziende agricole. Il 6 giugno queste due realtà si incontreranno a Legnano, nell'Alto milanese dove è più significativa la presenza dell'Energy cluster, per verificare le possibilità di avviare una collaborazione e attuare sinergie, nonostante in apparenza il mondo agricolo e quello rappresentato da aziende con una forte componente tecnologica abbiano poco in comune.
«Nel settore agroalimentare – afferma Alberto Ribolla, presidente di Energy cluster – c'è una forte produzione di biomasse, combustibile che può essere trasformato in energia. Quindi che i due distretti si parlino è logico. Noi le tecnologie per la trasformazione le abbiamo già. Il primo passo da fare è individuare le necessità su un fronte e le possibilità di risolverle dall'altra». Le energie rinnovabili sono uno dei settori principali in cui si sviluppa l'attività delle aziende associate tra cui si contano anche player di rilievo internazionale in grado di coprire quasi l'intera gamma delle forniture.
Gli imprenditori del distretto agroenergetico dal canto loro sperano di riuscire ad avviare attività di ricerca e progetti condivisi con l'Energy cluster perché «spesso lavoriamo con tecnologie che arrivano dall'estero – spiega il vicepresidente del distretto agroenergetico Giuliano Toninelli, a sua volta agricoltore con due impianti di biogas – mentre magari le stesse cose vengono prodotte anche a venti chilometri di distanza».
L'incontro tra l'Energy cluster che pur essendo "lombardo" ha il nucleo prevalente nel milanese e il distretto agroenergetico che si sviluppa per lo più nella parte inferiore della regione, è stato favorito dall'assessore regionale all'Industria Andrea Gibelli. «L'energia costituisce terreno di confronto – dichiara – tra un mondo con forti competenze tecnologiche e un mondo agricolo in cui gli imprenditori hanno avuto la capacità di valutare le opportunità offerte dalle energie rinnovabili. In prospettiva la collaborazione eil ricorso alle tecnologie potrebbero risolvere problemi rilevanti, come lo smaltimento dei nitrati che rischia di mettere in ginocchio le imprese zootecniche».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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