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Questo articolo è stato pubblicato il 05 giugno 2011 alle ore 16:36.

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Egitto (Olycom)Egitto (Olycom)

MILANO - Sprintours è l'ultima vittima di una serie di eventi – dalla crisi economica alle catastrofi naturali passando per disordini politici internazionali – che stanno mettendo a dura prova i tour operator italiani (ricordiamo i fallimenti di Teorema Tour, Todomondo, I Viaggi del Ventaglio).

L'ultimo, in ordine di tempo, è la crisi nordafricana che ha dato il colpo di grazia al tour operator guidato da Jalel Hebara entrato in stato di liquidazione, ma che sta pesando anche sui conti di molti altri operatori italiani, basti pensare che l'incidenza media del business su questa destinazione è di circa il 30% sul fatturato totale delle aziende. Ogni anno 1,2 milioni di italiani vola in Egitto, 400mila in Tunisia e 210mila in Marocco, ma per quest'anno le stime parlano di un calo medio di circa il 30% di turisti.

Tunisia ed Egitto incidono per il 50% sul fatturato di Settemari che sta rispondendo alla crisi diversificando l'offerta. «La Tunisia è ancora ferma – spiega l'amministratore unico di Settemari, Mario Roci –: siamo a -85/90% rispetto all'anno scorso, mentre con il Mar Rosso stiamo recuperando e al momento registriamo un calo del 50%. Ma siamo ottimisti su quest'ultima destinazione, sebbene resteranno i segni meno, primo perché la gente prenota sotto data; secondo perché le alternative, Spagna e Grecia, si stanno riempiendo. Siamo riusciti a tenere, nonostante i cali delle prenotazioni in Nordafrica aumentando l'offerta su Spagna, Grecia e Turchia: adesso registriamo una flessione generale del 10% del fatturato, ma pensiamo di chiudere l'anno in linea con il 2010».

È passato dall'overbooking a zero con il blocco dei voli, Domina Travel che, come tour operator, opera quasi esclusivamente con il Coral Bay a Sharm El Sheikh. «Adesso le prenotazioni stanno ripartendo – comunicano dall'azienda – e per il ponte del 2 giugno i voli, seppur in numero ridotto rispetto agli altri anni, erano pieni. Il Coral Bay adesso ha un tasso di riempimento del 67%. Comunque tutti i tour operator che operano sul Mar Rosso hanno perso l'importante fatturato di Pasqua».

Il recupero totale delle prenotazioni dovrebbe arrivare tra settembre e ottobre per Eden Viaggi con una ripresa in linea rispetto alle previsioni stilate a febbraio e numeri ancora più grandi attesi per luglio e agosto. «L'area rappresentava un 27% nel primo budget e potrà pesare un 18% alla fine di ottobre – commentano dal tour operator –. Il Mar Rosso è la meta preferita dagli italiani ed è l'unica destinazione al mondo che garantisce sole, mare e alta qualità dei servizi a poche ore di volo dall'Italia per 12 mesi all'anno e la Tunisia, ancora più vicina, non è da meno, soprattutto durante l'estate. I nostri sei Eden Village a Sharm El Sheikh e Marsa Alam sono completamente operativi. In Tunisia invece, con i nostri tre Eden Village, siamo già partiti a maggio con i soggiorni per la stagione estiva a Djerba e i presupposti sono tutti positivi, con l'apertura di Mahdia il 6 giugno e Tabarka a luglio. L'opinione pubblica ha tempi più lunghi rispetto alla realtà e questo ha fatto sì che Mar Rosso e Tunisia venissero messi temporaneamente da parte. Una cosa è certa: gli italiani alla vacanza non rinunciano e non rinunciano a destinazioni ideali per rapporto qualità-prezzo, vicinanza rispetto al nostro Paese ed offerta di servizi».

È ottimista Sergio Testi, direttore della divisione Tour Operating Easy di Alpitour World. «L'area della Tunisia – spiega –, un po' perché in prossimità della Libia (Djerba), un po' perché continuano a succedere piccoli incidenti, che la Farnesina costantemente trasferisce con le informative giornaliere, continua ad avere una forte criticità in termini di richiesta del mercato. Ci aspettiamo comunque di vedere dei segnali di ripresa con l'altissima stagione, per una concentrazione della domanda. L'area del Marocco sta registrando invece un recupero di ordini negli ultimi 10 giorni di maggio. Il Mar Rosso-Egitto invece è in pieno recupero»

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