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Questo articolo è stato pubblicato il 22 giugno 2011 alle ore 06:41.

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L a rivoluzione del mondo del lavoro prodotta dalle nuove tecnologie, le idee imprenditoriali più innovative per uscire dalla crisi, la vita di chi lascia il posto fisso e si mette in proprio sul web.
Sono i temi al centro di alcune nuove pubblicazioni sul lavoro che il Gruppo 24 Ore propone ai lettori, magari come libri da portare in vacanza.
«Il futuro del lavoro», del giornalista e studioso britannico Richard Donkin, esplora i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro in seguito all'impatto delle nuove tecnologie: niente più cartellino da timbrare a orari fissi, addio alla pausa pranzo, lavorare ovunque e nei momenti più diversi della giornata. Secondo Donkin, «le trasformazioni in corso stanno marcando una svolta nella vita lavorativa degli individui non meno significativa di quella impressa dalla nascita della fabbrica al tempo della Rivoluzione industriale (...). Questo cambiamento reca in sé i germi di una società migliore, ma solo se riusciremo a comprendere le nuove forze all'opera e a gestirle» (Il futuro del lavoro, di Richard Donkin, Edizioni Gruppo 24 Ore, 384 pagine, 25 euro).
«100 idee per 100 start up», di Paolo Gila, è invece un viaggio fra le storie e le idee di imprenditori che hanno "reinventato" un lavoro per vincere le difficoltà della crisi economica: dalla lavanderia a gettoni aperta la sera dove il cliente può cenare mentre la lavatrice conclude il ciclo, all'imprenditore che ha trovato la formula per ricostruire la pelle dai tessuti umani. È un testo diretto a potenziali neoimprenditori e professionisti, che fornisce stimoli e strumenti per aprire la mente alle nuove sfide imposte dal nuovo ciclo economico (100 idee per 100 start up, di Paolo Gila, Gruppo 24 Ore, 192 pagine, 19 euro).
Traccia invece l'identikit della nuova generazione di lavoratori su internet, «wwworkers: i nuovi lavoratori della rete», di Giampaolo Coletti. Il libro prende spunto dal sito web www.wwworkers.it, dove per tutto il 2010 sono state raccolte le storie di lavoratori della rete. Nel testo anche i dieci passi per fare il grande "salto". A oggi sono 212 le professioni censite, a fronte di quasi duemila mail di segnalazioni e richiesta di informazioni. Oltre il 60% dei Wwworkers è donna e mamma. E non si tratta solo di "nativi digitali": il 42% ha più di 50 anni. Il percorso per diventare wwworkers è abbastanza lungo: in media, 5 anni. Chi si mette in proprio sul web, poi, aumenta le ore di lavoro: la media è di 10 al giorno, con picchi di 12. I guadagni mensili sono differenziati, in una forbice compresa fra 1.500 e 3mila euro al mese (Wwworkers: i nuovi lavoratori della rete, di Giampaolo Colletti, Gruppo 24 Ore, 174 pagine, 18 euro).
Trova una nuova edizione il fortunato volume di Fredmund Malik, «Il management come professione», che ha già venduto oltre 100mila copie in Germania. Nell'edizione interamente riveduta dall'autore, un'appendice inedita dedicata all'applicazione pratica del «giusto management». Il management, secondo Malik, non riguarda soltanto i dirigenti in contesto aziendale, ma anche i medici, gli impresari teatrali, i dipendenti pubblici, i capi progetto, nonchè i lavoratori della conoscenza. Il libro illustra la teoria che Fredmund Malik definisce il «professionismo artigianale» del management (Il management come professione, di Fredmund Malik, Edizioni Il Sole 24 Ore, 416 pagine, 39 euro).
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