Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 29 giugno 2011 alle ore 08:47.

My24

L'antipasto, dal 1 gennaio del 2012, sarà il ritorno del superticket da 10 euro su visite specialistiche e analisi mediche. Ma dal 2014 scatterà una vera propria raffica di ticket aggiuntivi imposti dallo Stato: sui farmaci e su tutte le prestazioni sanitarie, magari anche sui ricoveri in ospedale. E non sarà poca cosa: i ticket potrebbero dover garantire il 47% dei risparmi.

Tra tagli alla spesa e ticket, la sanità è chiamata a dare un contributo sostanzioso alla manovra di contenimento dei conti pubblici. L'ultima bozza del decreto legge – che conferma dal prossimo anno la privatizzazione della Croce Rossa – parla chiaro: forse anche per effetto dei costi standard, si prevede un aumento ridotto dei fondi per la salute che nel 2013 aumenteranno dello 0,5% e nel 2014 dell'1,4% sul 2012, al netto dei tagli al personale (stop di un altro anno del contratto e blocco del turn over) sia dipendente che convenzionato.
Naturalmente i tagli secchi alla spesa faranno la loro parte, eccome. Dal 2012, in attesa dei costi standard per servizi e forniture, ci sarà una prima applicazione dei prezzi di riferimento sugli acquisti di beni e servizi anche per dare sprint alle centrali regionali d'acquisto: dai dispositivi medici ai farmaci fino alle prestazioni e ai servizi sanitari e non sanitari. Mentre dal 2013 l'Aifa sposterà in farmacia altri farmaci ospedalieri, che oggi valgono 2,2-2,4 miliardi di rosso per le Regioni, cambiando insieme il tetto di spesa farmaceutica sul territorio. E ancora dal 2013 nascerà un «tetto» di spesa (sia nazionale che regionale) per l'acquisto dei dispositivi medici.

Ma la novità è il capitolo ticket: dal 2014, si legge, saranno «introdotte misure di compartecipazione sull'assistenza farmaceutica e sulle altre prestazioni erogate dal Ssn». I ticket saranno «aggiuntivi» rispetto a quelli già in vigore nelle Regioni e dovranno garantire appropriatezza, efficacia ed economicità delle prestazioni sanitarie «nel rispetto del principio dell'equilibrio finanziario». Gli importi delle manovre dovranno essere concordati in un'intesa tra Governo e Regioni entro fine 2012, altrimenti il decreto già predispone il menu percentuale dei tagli: i ticket da soli dovranno garantire il 47% dei risparmi nel 2014. Anche perché dal prossimo anno lo Stato non rifinanzierà il superticket da 10 euro su specialistica e diagnostica (non quello da 25 euro sui pronto soccorso, già oggi in vigore dappertutto): lo farà per quest'anno, concedendo i 486,5 miliardi che mancano all'appello da giugno a dicembre, poi dovranno pensarci le Regioni. O meglio, i cittadini, se i governatori (come è facile) non troveranno risorse in altre pieghe dei loro bilanci.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi