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Questo articolo è stato pubblicato il 02 luglio 2011 alle ore 09:46.

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Lavoratori over 65? Contributi obbligatoriLavoratori over 65? Contributi obbligatori

La manovra correttiva prova a mettere fine all'annoso contenzioso che coinvolge le Casse privatizzate e l'Inps, sul tema della contribuzione dei professionisti con età superiore ai sessantacinque anni d'età. La manovra, infatti, interviene direttamente sui regolamenti delle Casse, vietando ogni norma interna che esonera i professionisti over 65 dal pagamento dei contributi.

Facciamo un passo indietro per capire come nasce il problema. Alcune Casse privatizzate hanno deciso di esonerare i propri iscritti dall'obbligo di pagamento dei contributi previdenziali, al momento del raggiungimento dell'età di 65 anni e della maturazione del diritto alla pensione. L'Inps ha contestato questa scelta, sostenendo che non è ammissibile lo svolgimento di una prestazione professionale senza copertura contributiva, e di conseguenza ha iscritto d'ufficio tali soggetti alla gestione separata istituita presso la stessa Inps. Così, molti professionisti ultrasessantacinquenni si sono visti recapitare delle cartelle di pagamento per i contributi dovuti alla gestione separata, ed è sorto un contenzioso giudiziario, che ha visto prevalere le posizioni dei lavoratori. Alcune sentenze di merito (Tribunale di Aosta dell'8 febbraio 2001, Tribunale di Padova del 12 maggio, sempre del 2011) hanno escluso la legittimità delle cartelle di pagamento, sostenendo che i regolamenti delle Casse dei liberi professionisti possono legittimamente disporre l'esenzione dall'obbligo contributivo, senza che questa scelta faccia insorgere il diritto dell'Inps di incassare i contributi non versati.

Le norme della finanziaria vanno in direzione opposta rispetto a questi orientamenti. Viene imposto alle Casse dei professionisti di modificare i propri statuti, che dovranno sancire l'obbligatorietà dell'iscrizione e della contribuzione a carico di tutti i professionisti che risultino aver percepito un reddito per lo svolgimento di attività professionale, senza alcuna eccezione. Inoltre, viene imposto alle Casse di prevedere un contributo soggettivo minimo a carico dei professionisti over 65 con aliquota non inferiore al cinquanta per cento di quella prevista in via ordinaria per gli altri iscritti.

La novità riguarda esclusivamente i professionisti per la cui attività è necessaria l'iscrizione agli albi professionali, e quelli che sono comunque soggetti all'obbligo di versamento presso le rispettive Casse. Per tutti gli altri professionisti, la manovra dispone l'obbligo di iscrizione presso la gestione separata dei lavoratori autonomi. Ne viene fuori una disciplina che sicuramente semplifica la materia, ma mette in crisi il principio di autonomia regolamentare delle Casse privatizzate, che ha caratterizzato sin dalla nascita l'ordinamento di questi soggetti.

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