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Questo articolo è stato pubblicato il 22 luglio 2011 alle ore 09:48.

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Pier Francesco Guarguaglini (Imagoeconomica)Pier Francesco Guarguaglini (Imagoeconomica)

Fatturazioni per operazioni inesistenti e frode fiscale. Sono i reati per i quali il presidente di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini, è indagato dalla Procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti assegnati dall'Enav a Selex Sistemi Integrati, società di Piazza Montegrappa guidata da Marina Grossi, la moglie di Guarguaglini, anche lei indagata per i medesimi reati più quello di corruzione. L'iscrizione di Guarguaglini risale ai primi mesi di quest'anno ed è emersa in seguito all'avviso di proroga delle indagini per altri sei mesi notificato ieri agli indagati.

Lannutti: subito dimissioni
"Guarguaglini si dimetta subito, diversamente sia il governo a ritirare le sue deleghe da Finmeccanica". Lo chiede il senatore dell'Italia dei valori, Elio Lannutti che aggiunge: "Non è ammissibile che al vertice di un grande gruppo industriale controllato da Tesoro continui a sedere chi è indagato per frode fiscale e false fatturazioni. In tanti anni, Guarguaglini si è distinto, insieme alla moglie Marina Grossi, soprattutto per la vergognosa gestione familiar-affaristica di Enav e Finmeccanica denunciata da varie inchieste giornalistiche e dai molteplici atti di sindacato ispettivo che abbiamo ritenuto opportuno presentare. L'indagine della magistratura accerterà eventuali responsabilità penali - conclude Lannutti - intanto però Guarguaglini ha il dovere di dimettersi".

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