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Questo articolo è stato pubblicato il 24 luglio 2011 alle ore 15:40.

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Renzo Iorio (Imagoeconomica)Renzo Iorio (Imagoeconomica)

Stop all'anarchia totale nella spesa per la promozione del turismo, serve coordinare una strategia globale per spendere meglio il budget di 300 milioni; bene la rinascita dell'Enit ma bisogna cambiare anche le regole di funzionamento del sistema; Expo 2015 è una straordinaria opportunità per l'Italia ma finora abbiamo letto solo delle beghe sulla proprietà dei terreni: Renzo Iorio, neo presidente di Federturismo Confindustria, alla sua prima uscita pubblica dopo la nomina non risparmia critiche alle anomalie del turismo italiano e rilancia con forza la necessità di un progetto valido per il business turistico italiano.

Iorio si rallegra della fine del commissariamento dell'Enit, disposto dal ministro Michela Vittoria Brambilla, della nomina del nuovo cda e «siamo contenti anche degli accordi stretti con altre organizzazioni come Confesercenti e Confcommercio (presenti nel cda a rotazione ndr). Tuttavia anche con l'insediamento del nuovo Cda non potremo cambiare il sistema turismo in un giorno».

In che senso?
Rimane il policentrismo italiano in base al quale un budget di oltre 300 milioni per la promozione del turismo italiano è spezzettato tra vari enti, compreso Enit, che non si parlano. Anzi ciascuno segue una strada diversa. Probabilmente all'immagine dell'Italia ha fatto più bene l'apertura del megastore Eataly a New York che tante promozioni finanziate con i soldi dei contribuenti.

Ha capito qual è il progetto della Brambilla?
No perchè manca completamente un progetto Paese. Non basta cioè istituire un ministero senza una governance e un progetto preciso: sono rimasti solo gli annunci. Un vero peccato: il turismo contribuisce alla formazione del Pil per oltre il 10%, un settore chiave per la creazione di lavoro e di ricchezza nel nostro paese e con spazi di crescita preclusi ad altri settori maturi.

Non si realizzano progetti senza risorse finanziarie. E l'Italia in questo momento taglia gli investimenti.
É vero: un ministro senza risorse non può fare nulla. Ma se si elabora un progetto valido le risorse prima o poi arrivano. Ripeto: manca un progetto Paese. E quando ce ne abbiamo uno, come Expo 2015, non ne parliamo.

Mi scusi: Expo 2015 va avanti e hanno già aderito, a scatola chiusa, ben 38 Paesi.
Lasci perdere. Lei ha mai sentito un membro del governo che ne parli? Per mesi sui giornali si è letto soltanto delle beghe tra Comune di Milano e Regione per l'acquisizione dei terreni. Eppure Expo 2015 è una formidabile opportunità per il nostro Paese e il nostro turismo.

Siamo già a fine luglio, qual è il trend della stagione?
Crescono i volumi, soprattutto per il contributo dall'estero mentre rimane sostanzialmente depressa la domanda nazionale. Fino a giugno, gli alberghi hanno aumentato i ricavi del 10%, ma nel biennio 2008/9 hanno perso il 30%. Siamo ben lontani dal recupero. Di positivo c'è che va bene l'alto di gamma, cioè gli alberghi a 5 stelle.

E nel tour operating?
C'è stata molta difficoltà nella prima parte dell'anno, poi però è seguito un recupero. Anche qui bene l'alto di gamma mentre fa fatica il balneare "puro" italiano. In controtendenza invece il turismo culturale, le crociere, il benessere e il territorio abbinato al termale.

La tassa di soggiorno può danneggiare la stagione?
Se tutto il settore è in apnea s'immagini il ricettivo. É una tassa cinica perchè le amministrazioni locali saranno tentate di applicarla e penalizzare chi non rientra nel loro bacino elettorale.

Comunque gli effetti negativi sono tutti da dimostrare.
Roma l'ha applicata dallo scorso gennaio e a giugno era l'unica città d'arte con un tasso di occupazione negativo. Il dubbio nasce.

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