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Questo articolo è stato pubblicato il 02 agosto 2011 alle ore 06:41.

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MILANO
Da Londra a Milano-Rogoredo, sola andata. È un ritorno a casa quello di Andrea Zappia, da ieri nuovo amministratore delegato di Sky Italia. È lui l'uomo chiamato da Murdoch a sostituire Tom Mockridge (dopo il breve interregno di Laura Cioli e Domenico Labianca), a sua volta volato in Inghilterra per ricoprire il ruolo che fu di Rebekah Brooks, contestata numero uno di News International, la filiale britannica della famiglia Murdoch finita nello scandalo delle intercettazioni del settimanale News of the World.
Classe 1963, bolognese (ma nato a Tripoli), laureato in economia, Zappia è stato managing director di BSkyB, dove dal febbraio dello scorso anno ha guidato la direzione vendite, marketing e operazioni, ruolo dal quale dipendono l'acquisizione di nuovi clienti e la loro gestione per l'offerta pay, banda larga e telefonia. Un manager di "peso", fanno sapere fonti ben informate, visto che proprio Oltremanica il suo team ha portato l'azienda a superare i 10 milioni di abbonati e a raggiungere oltre 3 milioni di clienti broadband e voce. Ma Zappia viene proprio da Sky Italia, dove ha lavorato per sette anni arrivando a ricoprire la carica di vice president per i canali dello sport, riportando direttamente a Mockridge. Prima di occuparsi di televisione, il top manager bolognese ha lavorato anche in aziende come Ferrari e Maserati, dove è stato numero uno delle vendite e del marketing a livello mondiale, ma anche in multinazionali come Fila e Procter & Gamble.
«Sono estremamente felice del ritorno di Andrea a Sky Italia considerando il ruolo chiave che proprio lui ha svolto nel team che ha costruito il successo di questa azienda – ha detto James Murdoch – e parliamo di un manager di statura internazionale, con un'esperienza che spazia attraverso diversi ruoli che includono le operazioni, lo sport, il marketing, il broadband e il brand marketing in diversi settori merceologici».
Le sfide che si aprono ora per Zappia sono molteplici, a partire dal superamento del «maledetto» muro dei 5 milioni di abbonati (ora Sky è a quota 4,92 milioni), ma anche la dura battaglia, compresa quella politica, del beauty contest per le nuove frequenze televisive e l'apertura di una breccia proprio sulla piattaforma del digitale terrestre dove l'eterna rivale Mediaset è leader. Zappia, dicono le solite fonti, «è uno che si intende anche di internet». Nel Regno Unito, infatti, la convergenza multimediale tra televisione e telefonia è già una realtà consolidata e il lavoro da fare in Italia sarà quello di rendere fruibile gran parte dei palinsesti on demand, con un semplice clic, grazie alla rete (si veda il Sole 24 Ore del 19 febbraio). Ovviamente banda larga e digital divide permettendo.
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