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Questo articolo è stato pubblicato il 05 agosto 2011 alle ore 06:41.

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MILANO
Corto circuito per televisori, digital camere e lavatrici; marciano a pieno ritmo invece macchine per caffè, smartphone e robot aspirapolvere. Il risultato finale però è che i prodotti dell'elettronica di consumo scivolano dell'11% a giugno e di circa l'8% nel primo semestre, con punte negative del 40% nell'ultimo mese per i televisori e del 13% per frigoriferi, cucine e lavatrici. Il business degli elettrodomestici viene globalmente stimato da Gfk intorno ai 20 miliardi di euro anche se quest'anno potrebbe "dimagrire" tra l'8 e il 9%.
Il dato sulle vendite purtroppo si appesantisce con il procedere dei mesi: quello complessivo è passato dal -5,8% di maggio al -8% del semestre. «Sul trend – esordisce Roberto Cuccaroni, direttore generale di Euronics Italia – c'è indubbiamente una componente congiunturale sfavorevole: la crisi dei consumi e l'erosione dei redditi. Poi però non possiamo ignorare il confronto sfavorevole: il primo semestre del 2010 era stato "drogato" dal boom del digitale terrestre e dagli incentivi statali su frigoriferi, lavastoviglie e cottura. Alla fine il 2010 si è concluso con una crescita complessiva del 4%».
Il dato generale di Gfk fa riferimento al primo semestre del 2011, per il dettaglio sui singoli comparti bisogna invece fare riferimento ancora ai primi cinque mesi. Secondo le rilevazioni, i televisori, dopo un gennaio positivo, hanno visto il valore scivolare costantemente fino a toccare a maggio un -40%, con un prezzo medio vicino ai 383 euro, per la prima volta al di sotto di quota 400 euro. «Quest'anno – spiega Cuccaroni – passeranno al digitale terrestre regioni come Marche, una parte della Liguria, Toscana, Umbria e Molise, ma il cambio del televisore non spingerà le vendite come è accaduto nel 2010: un anno forse irripetibile».
I grandi elettrodomestici hanno invece cominciato a perdere giri a partire da febbraio e toccando il picco negativo a maggio: -13% a valore e -10,2% a unità. É la prima volta in cui il valore ha segnato un andamento peggiore rispetto al dato in volume. Uno chock per i produttori, tanto da sollevare le proteste di Andrea Sasso, presidente di Confindustria Ceced, che ha individuato nello strapotere della grande distribuzione la causa del taglio dei listini. «È inaccettabile – ha detto Sasso – che la Gdo offra il 25% dei prodotti in promozione». In realtà «la pressione promozionale – corregge Cuccaroni – è stabile intorno al 20%. Il dato strutturale è che se non si fanno le promozioni il traffico clienti si riduce. L'industria lo sa bene, tanto che anche le grandi marche ci forniscono i prodotti da promozionare senza battere ciglio».
Nel "bianco" spiccano soltanto le performance dei frigoriferi NoFrost, dei piani cottura a induzione, dei forni con sistema Pirolitico: prodotti con contenuti tecnologici innovativi per i quali il consumatore è disposto a mettere mano al portafogli.
Buio anche per le digital camera: registrano un -7,3%, dato che va splittato, però, tra un +8,3% dei modelli a lenti intercambiabili (reflex e mirrorless) e un -11,9% delle compatte.
Nella telefonia continua il successo degli smartphone, +37% a maggio, mentre gli altri segmenti hanno mostrato un segno negativo. «Gli smartphone – aggiunge Cuccaroni – hanno perso qualcosa sul prezzo medio ma restano un driver di crescita. Tuttavia anche i cellulari più semplici rimangono importanti: comunque si sostituiscono dopo 2-3 anni».
Nei prodotti informatici, notebook, netbook e tablet segnano un progresso del 13% e senza alcuna cannibalizzazione tra tablet e netbook. Calma piatta invece per gli altri prodotti. Come anche nel condizionamento, dove un'estate anomala ha gelato la corsa dei consumatori.
Continuano invece a tirare i piccoli elettrodomestici, in particolare macchine da caffè espresso e robot aspirapolvere. Bene anche l'area del cosiddetto benessere, cioè epilatori, massaggiatori e prodotti per la cucina. «I consumatori – conclude Cuccaroni – tagliano i beni superflui ma poi tengono molto alla cura della persona e amano trattarsi bene in cucina».
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