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Questo articolo è stato pubblicato il 07 settembre 2011 alle ore 13:47.

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Sarà la DR Motor della famiglia molisana Di Risio a subentrare alla Fiat a Termini Imerese rilevando l'attività del settore automotive (come anticipato sul Sole 24 Ore di sabato 3 settembre). Lo hanno deciso il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, e il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, che costituiscono il collegio di vigilanza per l'attuazione dell'accordo di programma di Termini Imerese, e che si sono riuniti oggi al ministero con Domenico Arcuri, a.d. di Invitalia, soggetto attuatore dell'accordo.

Piano industriale
La DR Motor batte così la concorrenza della de Tomaso, che fa capo alla famiglia Rossignolo. Il piano industriale di DR Motor per Termini Imerese prevede uno sviluppo graduale, a partire dal 2012, del livello produttivo e di quello occupazionale. Nel 2014, dopo il consolidamento del mercato italiano, è previsto l'approdo sui mercati esteri. A pieno regime, nel 2016, è prevista la costruzione di 60mila automobili l'anno e il riassorbiremo di 1.300 degli attuali dipendenti. Gli investimenti previsti a breve e medio termini ammontano a 125 mln di euro suddivisi tra investimenti strutturali, ricerca tecnologica, sviluppo dei modelli e formazione.

Di Risio: Con noi Termini imerese sarà fiore all'occhiello per il Paese
«Siamo molto soddisfatti per la preferenza accordata al nostro progetto, ma è soprattutto da notare come l'intera procedura per l'attuazione dell'accordo di programma di Termini Imerese sia un fiore all'occhiello per l'intero sistema-Paese e debba essere presa a modello per l'assoluta trasparenza dell'iter di selezione e per la certezza e rispetto dei tempi decisionali», ha detto il presidente della DR Motor, Massimo Di Risio. Che ha aggiunto: «La possibilità di conservare a Termini Imerese il know-now automobilistico è una scelta strategica di grande rilevanza perchéè consente al nostro paese di mantenere e rafforzare ulteriormente il presidio e il volano di competenze, ricerca e sviluppo tecnologico sempre garantito da questo settore».

Gli altri investimenti
Romani e Lombardo, si legge in una nota, «hanno selezionato tre delle aziende che hanno presentato progetti per accedere alle agevolazioni previste dal contratto di sviluppo. Si tratta di DR (settore automotive), Lima Group (elettromedicali e protesi sanitarie), Biogen (energetico e biomasse). Queste aziende, selezionate sulla base del rispetto degli adempimenti procedurali, della qualità progettuale e della solidità finanziaria, investiranno complessivamente 341 milioni di euro, ottenendo agevolazioni pubbliche per l'investimento pari a 67 milioni di euro (cui si aggiungeranno le agevolazioni regionali sull'occupazione e la formazione) e impiegheranno a regime circa 1.500 addetti.

Nel sito di Termini Imerese si insedieranno inoltre Medstudios (produzione tv) e Newcoop (piattaforma logistica per la grande distribuzione), già selezionate in base alle procedure previste da altre misure agevolative nazionali e regionali. Investiranno oltre 20 milioni di euro per un'occupazione complessiva di ulteriori circa 150 addetti. Invitalia - conclude la nota - proseguirà dunque nelle attività previste dall'accordo di programma».

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