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Questo articolo è stato pubblicato il 07 settembre 2011 alle ore 20:23.

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Dopo meno di tre anni alla guida di Yahoo l'amministratore delegato Carol Bartz è stato licenziata con una telefonata. Educazione, policy, etichetta, forma, tutte parole che il mondo del lavoro troppo spesso dimentica. Vediamo dieci storie di licenziamenti che hanno fatto notizia:

L'attualità: Contratti aziendali e territoriali più forti. Licenziamento con il sì dei sindacati (di Marco Bellinazzo e Giovanni Parente, (4/9/2011)

La protezione: La Cassazione rafforza la tutela per i lavoratori licenziati per ritorsione (di Patrizia Maciocchi, 3/8/2011)

Il licenziamento sproporzionato: La Cassazione rafforza la tutela per i lavoratori licenziati per ritorsione (di Francesco Machina Grifeo, 30/8/2011)

La discriminazione delle donne: Licenziamenti «riservati» alle donne: fa discutere la decisione di una piccola impresa di Inzago (30(11/2011)

Voglia di lavorare saltami addosso: Più facile licenziare il fannullone se ha colleghi molto bravi (Marco Peruzzi, 7/8/2011)

Il caso limite: Legittimo licenziare due volte (di Gabriele Fava, 25/1/2011)

Il fine giustica i mezzi: Legittimo assumere un investigore contro il dipendente infedele (Francesco Machina Grifeo, 23/06/2011)

Quando la rete non aiuta: Quando Facebook è causa di licenziamento (anche in Italia) (di Marisa Marraffino e Antonio Dini 9/7/2011)

Sul lavoro meglio non corteggiare: Il giudice non può dare suggerimenti su un impiego alternativo del dipendente licenziato (Patrizia Maciocchi, 08/08/2011)

Nevi tesi. Cassazione: Non si può licenziare per l'insulto episodico al proprio capo (di Patrizia Maciocchi, 8/8/2011)

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TAG: Arte, Corte di Cassazione, Carol Bartz, Italia, Yahoo! Inc.

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