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Questo articolo è stato pubblicato il 16 settembre 2011 alle ore 06:39.

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MILANO
«Leggo» si rifà il trucco e raddoppia su pagine e contenuti. A partire dal web, con un sito che valorizzerà il giornale di carta, necessaria vetrina (virtuale) nella quale si potranno leggere sia news dell'ultima ora, sia approfondimenti tematici. Il quotidiano gratuito del gruppo Caltagirone ha appena varato un piano di ristrutturazione per contrastare il calo della pubblicità che, secondo i dati Nielsen, nel primo semestre dell'anno ha visto per questo comparto gli investimenti addirittura dimezzarsi. Un dato scontato in tempi di crisi, che va letto però anche come segnale di disaffezione degli advertiser nei confronti della stessa stampa gratuita.
Da qui il cambio di paradigma di Leggo e il lancio di una nuova formula. L'idea è rompere con il concetto classico di free press e diventare «un giornale completo che non costa», come sostiene l'azienda, con una revisione globale dell'immagine e della distribuzione del prodotto, «mettendo il lettore sempre di più al centro della comunicazione». Un progetto che prevede, comunque, un focus sulle sole città di Milano e Roma, il taglio di tredici edizioni sulle attuali quindici (Torino, Genova, Verona, Padova, Venezia, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e le edizioni locali lombarde) e la creazione di 12 esuberi nel corpo redazionale.
La messa a punto del nuovo prodotto, che esordirà il 21 novembre, sarà affidata al direttore Giancarlo Laurenzi (già vicedirettore de La Stampa, con una lunga esperienza al Tempo), da un anno e mezzo alla guida di Leggo. A Laurenzi spetterà il compito di firmare un prodotto inedito, che sia in grado di offrire contenuti di qualità e insieme di corteggiare gli investitori pubblicitari, sempre più restii a scommettere sull'editoria "free" dopo il boom degli anni scorsi. Eppure l'audience, in questo segmento, non manca: secondo i dati Audipress, nel secondo trimestre del 2011 i lettori di Leggo sono cresciuti del 5,8%, superando la soglia dei 2 milioni e affermando la testata del gruppo Caltagirone come la quinta a livello nazionale e prima tra le pubblicazioni quotidiane gratuite (le altre sono City, Metro e Dnews).
Dal punto di vista editoriale sono molti i cambiamenti in programma: il primo è il raddoppio delle pagine, che da 24 dovrebbero portarsi a 48 (in alcuni casi anche a 52), con la presenza, in aggiunta, di inserti tematici quotidiani che andranno dal turismo ai videogiochi, dalla gastronomia alla medicina, solo per fare qualche esempio. E in più sono allo studio anche inserti sull'economia locale. Il secondo cambiamento riguarderà la grafica del giornale, con un restyling che coinvolgerà anche il sito internet. E infatti l'altro fronte sul quale l'azienda sta lavorando è quello dell'informazione online con una piattaforma, anche qui, rinnovata, per attirare utenti e ancora investitori pubblicitari, magari sfruttando la corsa dell'advertising online, che vale ormai in Italia oltre un miliardo di euro.
A livello di gruppo Caltagirone ha chiuso il primo semestre dell'anno con un fatturato di 707,1 milioni di euro, in crescita dell'8,4% sullo stesso periodo del 2010, con un margine operativo lordo di 63,6 milioni, in calo del 4,6 per cento. Un andamento dovuto anche alla flessione della raccolta pubblicitaria.
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LA CRESCITA

48
Il numero delle pagine
Si tratta di un raddoppio e in alcuni casi anche più, fino a 52 pagine, per la nuova formula che si presenta, secondo l'editore, non più come un gratuito ma come «un giornale completo che non costa». La messa a punto del nuovo prodotto, che esordirà il 21 novembre, è affidata al direttore Giancarlo Laurenzi
+5,8%
L'aumento dei lettori
Nel secondo trimestre, secondo i dati Audipress. Porta il totale oltre 2 milioni: quinta testata a livello nazionale e prima tra le pubblicazioni gratuite

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