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Questo articolo è stato pubblicato il 29 settembre 2011 alle ore 11:37.

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MILANO. Telecom Italia ha siglato una partnership con Expo 2015 per 43 milioni di euro. L'azienda fornirà le proprie tecnologie con un investimento di circa 12 milioni cash e il restante in servizi e infrastrutture. Per quanto riguarda il ritorno economico, il gruppo si aspetta «ben più di 43 milioni di euro», come spiegato dall'amministratore delegato, Marco Patuano.

«È un lavoro che riguarda la rete fissa – ha aggiunto Patuano – le reti mobili, in banda ultralarga di quarta generazione, in wifi e in fibra ottica. Ciascun Paese avrà la possibilità di utilizzare i nostri data center per far correre le proprie applicazioni». Esiste poi un'altra area di investimento - continua Patuano - che è come le tecnologie delle telecomunicazioni possono effettivamente incidere sulla qualità della vita, sul risparmio energetico. E queste sono tutte le tecnologie che rientrano nel mondo delle cosiddette smart cities, le città intelligenti.

«Mi congratulo con Telecom - ha spiegato Roberto Formigoni, presidente di Regione Lombardia - perchè ha vinto una gara a cui hanno partecipato altre aziende. Questa è la risposta a chi guarda con scetticismo a questo evento». Secondo Formigoni «il sito Expo sarà una parte della nuova città di Milano, una superficie molto ampia, soprattutto destinata a parco che coprirà almeno il 56% della superficie».

Il governatore lombardo ha poi ricordato come «la settimana prossima il segretario del Bie, Vicente Loscertales, sarà da noi, il 3 e il 4 ottobre. Siamo soddisfatti di come il Bie sta seguendo quello che stiamo facendo e dell'interlocuzione con loro».

Per Giuseppe Sala, ad di Expo 2015, l'accordo con Telecom rappresenta «il terzo grande obiettivo che portiamo a casa, oltre al superamento dei 50 Paesi partecipanti, oltre a dare concretezza alle partnership con le aziende».

(D.Le.)

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