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Questo articolo è stato pubblicato il 30 settembre 2011 alle ore 18:31.
Il quarto punto del Manifesto delle imprese riguarda liberalizzazioni e semplificazioni. Per tornare alla crescita occorre ridurre in maniera drastica l'eccesso di regolamentazione e procedere alle liberalizzazioni delle attività economiche.
Istituire autorità indipendenti nei settori che ne sono privi o estendere le competenze delle autorità esistenti per colmare le attuali carenze. L'obiettivo è garantire imparzialità, parità di trattamento e certezza della regolazione.
Necessaria un'Autorità indipendente dei trasporti. Che dovrà ridurre le asimmetrie regolamentari esistenti tra le varie modalità, prevenire e sanare situazioni lesive della concorrenza e allineare l'assetto regolatorio nazionale agli standard Ue.
Trasformare l'Agenzia delle risorse idriche in un'Autorità indipendente, affidandole anche la competenza sul settore del ciclo dei rifiuti, ovvero attribuire tali compiti all'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas.
Sui servizi pubblici locali necessario attribuire all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato un vero e proprio potere vincolante di verifica degli orientamenti di liberalizzazione e di gestione concorrenziale dei servizi definiti dagli enti locali e non invece, come è oggi, di mero monitoraggio.
L'abbattimento delle barriere all'entrata di nuovi concorrenti e degli ostacoli all'esercizio delle attività economiche deve diventare la regola e non l'eccezione. Affermazione espressa del principio della libera concorrenza nell'articolo 41 della Costituzione.
Rendere effettivo il principio dell'abrogazione implicita delle restrizioni affermato nella manovra, attribuendo a uno specifico soggetto il compito e la responsabilità di individuare le disposizioni abrogate.
Liberalizzare i servizi professionali, introducendo misure di applicazione immediata della manovra, alle quali affiancare una riforma strutturale e più incisiva che introduca effettivi elementi di concorrenza e qualità nell'offerta dei servizi professionali.
Semplificazione degli oneri burocratici. Urgente attribuire una precisa responsabilità politica all'intervento per garantire l'attuazione delle norme di semplificazione e proporre le necessarie correzioni o integrazioni. Coinvolgendo le associazioni imprenditoriali.
Puntare su poteri e meccanismi sostitutivi per sbloccare i procedimenti amministrativi per l'avvio di attività economiche.
Riformare il Titolo V della Costituzione per riportare alla competenza esclusiva dello Stato materie che richiedono una disciplina unitaria, tra le quali l'energia, le grandi reti e infrastrutture.
Proseguire con le semplificazioni normative e amministrative avviate per abbattere gli adempimenti a carico delle imprese e accelerare i procedimenti amministrativi necessari per l'avvio di attività economiche.
La Pubblica amministrazione deve rispettare regole e contratti, pagando le imprese nei termini pattuiti.
Restituire efficienza alla giustizia civile. Attuare rapidamente la delega per la revisione della geografia giudiziaria. Inserire la specializzazione dei giudici, con particolare attenzione alle controversie commerciali. Puntare sulla mediazione civile e commerciale come strumento indispensabile di deflazione del contenzioso.
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