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Questo articolo è stato pubblicato il 07 ottobre 2011 alle ore 19:51.

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L'aeroporto di TortolìL'aeroporto di Tortolì

Rilanciare nei circuiti internazionali gli aeroporti italiani minori. Questo il senso di una convenzione siglata tra L'Enac, l'Ente nazionale per l'aviazione civile e l'Enit - Agenzia nazionale del turismo. In particolare, l'accordo, presentato oggi dal direttore dell'Enac, Alessio Quaranta e dal presidente dell'Enit, Matteo Marzotto, é finalizzato ad attività di promozione e comunicazionenella consapevolezza che lo sviluppo dei flussi turistici di aviazione generale, in particolare quella "leggera" (piloti/proprietari), provenienti anche dall'estero costituiscono a tutt'oggi un segmento turistico ancora assolutamente marginale ma estremamente qualificato nell'ambito dell'offerta nazionale.

Tra i punti salienti della convenzione vi sono le attività di promozione legate all'aviazione generale attraverso la diffusione di materiale informativo anche all'estero; la realizzazione di campagne internazionali finalizzate alla maggiore conoscenza della rete di aeroporti minori italiani, delle avio-eli-idrosuperfici ubicate sul territorio, comprese quelle di prossima ristrutturazione, e dei servizi aeroportuali; la creazione di eventi e workshop tematici volti a cogliere comuni opportunità di relazione, visibilità e diffusione.

«L'Enac crede molto nel potenziale di sviluppo dell'aeroportualità minore - ha dichiarato Quaranta - attorno alla quale ruota un mondo che coinvolge piloti, appassionati di volo, sportivi e un segmento di industria aeronautica. Una realtà che porta con sé altre attività correlate con notevole indotto per l'industria, per gli aeroporti e per l'economia del territorio. Parliamo infatti di 60 aeroporti cosiddetti minori e di circa 650 infrastrutture tra avio-eli-idrosuperfici».
«Per l'industria turistica un sistema articolato di aeroporti é fondamentale», ha aggiunto da parte sua Marzotto precisanco che «il rilancio di territori sviluppatisi successivamente é stato spesso trainato proprio dagli aeroporti locali»; anche per la stessa Roma - ha detto Marzotto - il ruolo di Ciampino e quello dell'aeroporto dell'Urbe é stato determinante».

Dall'Enac 35 milioni di euro per il triennio 2010-2012
Sono una cinquantina gli aeroporti cosiddetti "minori" in Italia e oltre 600 le infrastrutture tra avio-eli-superfici. L'Enac ha predisposto un investimento di 35 milioni di euro per il triennio 2010-2012 per la valorizzazione e il rilancio degli aeroporti delle piccole realtà.
Roberto Vergari, della direzione aeroporti minori dell'Enac, nel corso di una conferenza stampa, ha spiegato che i lavori in corso nei due aeroporti di Lampedusa e Pantelleria termineranno entro l'inizio dell'estate 2012. A Pantelleria, sono in stato di avanzata realizzazione l'ampliamento dell'aerostazione e la creazione di una pista che potrà essere utilizzata anche in caso di vento forte. Sono state inoltre sistemate le aree del terminal mentre un inceneritore, contiguo alla struttura, è stato dismesso e diventerà un complesso multifunzionale per l'aviazione generale.
A Lampedusa, invece, i lavori sono iniziati nel 2005. La nuova aerostazione sarà terminata a dicembre e funzionante dalla primavera. Vergari si è soffermato anche sui lavori inerenti molti altri aeroporti minori: da quello di Tortolì, in Ogliastra, dove sono in corso interventi finanziati dalla Regione e dall'Enac, a quello di Oristano Fenosu, all'aeroporto di Roma Urbe, dove è stato realizzato un nuovo hangar di 3 mila metri quadrati e una nuova aerostazione e si vuole realizzare, ha detto, una nuova pista da 1400 metri verso nord; passando poi per gli aeroporti di Capua (ex militare), Rieti, l'Aquila, Gorizia e altri

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