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Questo articolo è stato pubblicato il 26 ottobre 2011 alle ore 18:31.

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Per Expo non più semplici spazi espositivi ma un vero palcoscenico, con scenografie da OscarPer Expo non più semplici spazi espositivi ma un vero palcoscenico, con scenografie da Oscar

CERNOBBIO - Dante Ferretti, vincitore di due Oscar, sta preparando scenografie che riproducano le bellezze monumentali italiane, anche attraverso vetri trasparenti; Daniel Libeskind e Siemens stanno studiando piattaforme tecnologiche ispirate al pittore cinquecentesco Arcimboldo, che ha composto alcune delle sue opere più famose con cibi e frutti diversi, ma anche con elementi naturali, rami, foglie, fiori. Per dirla con Jean Pierre Lafon, presidente del Bie, che ha citato Steve Jobs, Expo 2015 pensa in modo diverso, non convenzionale. E lo fa anche in fatto di spazi.

All'Internationa partecipants meeting, a 1.282 giorni dall'evento, davanti alla platea di operatori istituzionali e non che partecipano all'Esposizione universale vengono proiettate le prime immagini di quello che Expo sarà.

Tutta l'area espositiva sarà ecosostenibile, il 56% costituito da verde, interattività e tecnologia al centro del progetto.

Al lavoro c'è una squadra di 40 architetti e, se nessuno dimentica che alcune delle più grandi opere architettoniche del ‘900 arrivano proprio dall'Esposizione universale, in molti sono convinti che adesso sia tempo di ripensare il rapporto tra Expo e architettura. L'evento è sempre meno una fiera e sempre più un luogo di dibattito sociale, così gli spazi più che espositivi diventano un grande palcoscenico, con il sito che crea una rappresentazione fisica dell'Esposizione, a rappresentare la relazione che tra uomo e ambiente, partendo dalla sostenibilità.

L'impianto attorno al quale gli architetti stanno lavorando per Expo 2015 riprende quello romano, a pianta quadrata con la forma ideale di un accampamento. Il sito è concepito come un'isola con canali attorno ai due assi. Ci sono una collina, un anfiteatro, un Expo center, grande attenzione allo spazio collettivo con la possibilità di utilizzarlo per approfondimenti anche durante le ore notturne.

Il modello di partecipazione dei partner ricalca quello delle edizioni passate e punta su un impegno costante e su un approccio collaborativo. La guida internazionale per i partecipanti verrà aggiornata ogni anno, ma sarà possibile anche lavorare a distanza attraverso un sistema di gestione digitale su una piattaforma web che consentirà di inviare commenti, progetti e disegni.

Quanto alla suddivisione degli spazi tra i partecipanti, gli organizzatori garantiscono pari dignità a tutti i Paesi, ciascuno dei quali potrà affacciarsi sulla via principale. Si punta molto sul concetto di cluster, per mettere insieme Paesi che hanno un focus tematico particolarmente marcato. Temi attorno ai quali comporre cluster possono essere l'innovazione, la solidarietà, ma si pensa anche ad aggregazioni legate al prodotto: il caffè, l'acqua. L'esposizione italiana si svilupperà attraverso una strada, non un palazzo che sarà invece destinato a rappresentare il Governo del nostro Paese.

La Svizzera ha già selezionato gli otto progetti per il suo spazio e sarà, domani, il primo paese a firmare il contratto di partecipazione con Expo.

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