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Questo articolo è stato pubblicato il 02 novembre 2011 alle ore 06:39.

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L'idea d'integrare chimica e agricoltura nasce in Montedison alla fine degli anni '80 del secolo scorso. A spingere con forza in questa direzione è Raul Gardini, presidente del gruppo Ferruzzi (di cui Montedison fa parte), ai vertici dell'agroindustria europea e americana (zucchero, soia, cereali, amidi) e secondo polo industriale italiano. È con questo progetto strategico in testa che l'imprenditore di Ravenna scala prima il colosso chimico di Foro Bonaparte (1987) e poi, l'anno successivo, insieme all'Eni dà vita alla joint venture Enimont.
«L'agricoltura può creare nuove prospettive alla chimica (eliminazione del fosforo dai detergenti, contenitori biodegradabili, polimeri organici...) – scrive Gardini di suo pugno in un appunto datato 12 dicembre 1988 –. Per questo è necessaria una ricerca industriale coordinata con le scelte economiche e politiche. Ormai sappiamo con chiarezza che i nuovi materiali sostituiranno in gran parte i metalli: è solo un problema di tecnologie e di energia, che comunque deve generare sempre meno problemi per l'ambiente».
Il 1° settembre 1989 nasce Fertec, società consortile tra le aziende del gruppo Montedison con una forte tradizione chimica e quelle del gruppo Ferruzzi, riconducibili al campo dell'agroindustria, con l'obiettivo di sviluppare prodotti chimici a basso impatto ambientale utilizzando materie prime di origine agricola. Sempre quell'anno viene messo sul mercato il primo orologio biodegradabile realizzato con la Walt Disney. Catia Bastioli fa parte del team di ricercatori che lavora, in modo interdisciplinare, al progetto di chimica verde.
«I frutti dell'innovazione si vedono a distanza di anni e senza quel lavoro oggi non saremmo qui», dice la scienziata-manager. Novamont nasce nel 1990 per sviluppare e commercializzare i prodotti di Fertec, in particolare realizzati con il brevetto Mater-Bi. Nel '91 le due società si fondono e nel '92 escono in Germania i primi sacchi biodegradabili Novamont per la raccolta differenziata. In Italia faranno la loro comparsa nel 1994, a Milano. A quel punto, però, il sogno e anche la storia personale di Gardini sono stati inghiottiti dal crollo del gruppo Ferruzzi-Montedison.
Nel 1996, Novamont viene acquisita da Investitori associati e da un gruppo di banche, tra cui Bci (attuale Intesa Sanpaolo) e Ubs. Alla guida dell'azienda basata a Novara e con stabilimento produttivo a Terni, che oltre al Mater-Bi ha un centinaio di brevetti, c'è Catia Bastioli, la scienziata e manager cresciuta alla scuola Montedison, dove il progetto della chimica verde è nato e ha mosso i primi passi.
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