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Questo articolo è stato pubblicato il 23 novembre 2011 alle ore 06:40.

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MILANO
Nell'ultima classifica europea dell'innovazione (Innovation Scoreboard) l'Italia viene annoverata tra i paesi "moderati". Occupiamo il sedicesimo posto, dopo il Portogallo, con indicatori ampiamente al di sotto della media Ue, battuti da tutti i big continentali. Guardando ai brevetti non va meglio, con 4.951 richieste depositate in Europa nel 2010, meno della metà della Francia, un settimo rispetto alla Germania. Eppure le idee ci sono, come testimonia l'iniziativa ItaliaCamp, network di Università avviato dalla Luiss, istituzioni e aziende che ha "adottato" i migliori progetti esistenti proposti dai giovani ricercatori sviluppandoli nel concreto. Dieci idee vincitrici e cinque menzioni speciali: dai software per la sicurezza navale alla formazione scuola-lavoro, dal marketing dei social network a un percorso "light" per creare un Srl, l'iniziativa mostra da un lato la creatività "disponibile", dall'altro evidenzia il gap sulle forme di finanziamento. «L'assenza di finanziatori – spiega uno dei vincitori, Francesco Serafino, ingegnere elettronico 38enne – è il guaio principale, la carenza di risorse vincola pesantemente ogni attività. Ora però, grazie al progetto ItaliaCamp siamo in attesa di firmare un contratto con un fondo di venture capital di Intesa Sanpaolo per passare alla fase operativa del progetto. Per il nostro sistema di navigazione sicura abbiamo già fatto offerte ai principali armatori italiani, ma attendiamo risposte anche da Cina, Dubai e Kuwait». Fase operativa vicina anche per il progetto di marketing finanziario "mirato" sul nuovo target rappresentato dagli immigrati. «Insieme al nostro partner Unipol – spiega Angela Stefania Bergantino, professore associato di Economia all'Università di Bari – selezioneremo cinque province su cui testare le nostre idee. In sintesi si tratta di applicare le tecniche di marketing per simulare la domanda di servizi finanziari da parte degli immigrati e conoscerne in anticipo le potenzialità. C'è poi un'altra area rilevante che è quella della formazione, dove la presenza di mediatori culturali è l'arma in più per avvicinare banche e assicurazioni al nuovo target straniero». L'analisi dei clienti è il focus di un altro progetto selezionato, Ecce Customer, in partnership con le Ferrovie dello Stato. «La mia idea – spiega Cosimo Palmisano, ingegnere elettronico 35enne – è già sul mercato. Si tratta di sfruttare i social network per conoscere l'atteggiamento del mercato verso un brand o un'azienda. Per fortuna sono riuscito a trovare un partner tecnologico e a sviluppare subito il business, nel campo del software la velocità è un requisito essenziale. Le Ferrovie si sono dette molto interessate al nostro progetto ma l'idea è andare oltre l'Italia. In questo momento sono a Barcellona, per fare proposte anche a clienti spagnoli». «Questo premio – spiega il vicepresidente esecutivo di ItaliaCamp Fabrizio Sammarco – si differenzia da altri perché porta l'innovazione sul piano sociale e non semplicemente tecnologico. Inoltre svolge un ruolo di intermediazione tra domanda e offerta, colmando il maggiore gap italiano nell'innovazione: la mancanza di una rete di soggetti che spinga verso lo sviluppo e la commercializzazione di nuove idee».

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