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Questo articolo è stato pubblicato il 01 dicembre 2011 alle ore 16:40.
Per l'Italia «si delinea una consistente contrazione del Pil a cavallo tra 2011 e il 2012». Lo indica Cofindustria nella congiuntura flash, che rileva una «caduta della produzione industriale generalizzata a tutta Eurolandia. Nel caso italiano, però, é più profonda e, partendo da livelli di attività ben lontani dai picchi di oltre tre anni fa, mette a repentaglio la sopravvivenza di molte imprese».
Nell'industria è già recessione
Il centro studi di Confindustria stima un calo del 2,4% della produzione nel quarto trimestre rispetto al terzo, ed è una stima cauta basata sulla tenuta di ottobre (-0,2%) e novembre (-0,1%). Il rapporto evidenzia inoltre i «fiacchi consumi» e la «violenta stretta del credito che accentua la diminuzione della domanda interna». La fiducia dei consumatori, inoltre, è crollata tra luglio e ottobre e ha segnato un modesto rimbalzo a novembre, restando sui bassi livelli di inizio 2009. A preoccupare sono soprattutto la situazione economica e la disoccupazione, che in ottobre era all'8,5% (8,3% in settembre, dal 5,9% pre-crisi).
I Btp al 7%
E' preoccupante anche l'impennata dei rendimenti dei Btp (7,3% attuale; 4,7% in giugno; 4,0% nel 2010) che innalza il costo della raccolta bancaria e si riflette a valle nei tassi pagati da imprese e famiglie sui prestiti. Confindustria stima che «con i Btp ai livelli attuali, il tasso sulle obbligazioni bancarie salirà rapidamente al 5,9% nel 2012 (6,5% nel 2013; stime csc). Sale anche il costo medio del debito pubblico con una spesa aggiuntiva per interessi di 11,9 miliardi nel 2012 e di 17,9 nel 2013, rispetto alle stime effettuate in settembre dal governo.
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