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Questo articolo è stato pubblicato il 01 dicembre 2011 alle ore 08:53.

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ROMA
Il nuovo programma europeo per la ricerca e innovazione avrà una corsia preferenziale per le Pmi. L'Unione europea ha ufficializzato ieri cifre e tempi della nuova tornata di bandi, per un valore di 80 miliardi (si veda Il Sole 24 Ore di lunedì 28 novembre), che dovranno dare smalto alla competitività delle imprese fino al 2020. L'Italia, se si considerano gli attuali risultati (VII Programma quadro), parte da una posizione non proprio brillante. Siamo quarti per numero di partecipanti e per budget, e questo è tutto sommato un dato positivo, ma la media di domande presentate rispetto a quelle accettate e definite con contratto è del 18,4%, tre punti sotto la media dell'Unione europea a 27. Nella graduatoria europea dell'innovazione (Innovation union scoreboard position) siamo sedicesimi su ventisette. Il talento degli imprenditori e la capacità di inventiva del nostro sistema industriale potranno recuperare terreno con il nuovo Programma "Horizon" per finanziamenti che corrono dal 2014 al 2020. Per la prima volta l'insieme degli investimenti della Ue per la R&I viene raggruppato in un programma unico, declinato però in tre obiettivi chiave: 24,6 miliardi per la scienza, 17,9 miliardi per l'innovazione industriale. Circa 31,7 miliardi saranno dedicati ad affrontare i principali problemi comuni a tutti gli europei: sanità, evoluzione demografica e benessere, sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, ricerca marina, bioeconomia, energia sicura, trasporti intelligenti, interventi per il clima. Horizon 2020, presentato ieri dalla commissaria Maire Geoghegan-Quinn, dovrebbe consentire anche un passo avanti in termini di procedure semplificate. Alle Pmi è dedicato un budget di 8,6 miliardi.
Ma la principale novità per le piccole imprese è il via libera a un altro programma, "Cosme", un pacchetto da 2,5 miliardi che ha lo scopo di rafforzare la competitività delle piccole e medie imprese attraverso la promozione dell'accesso al credito e una maggiore cultura imprenditoriale. "Cosme" sostituisce il budget precedente tuttora utilizzato nell'ambito del Programma per la competitività e l'innovazione (Cip). Si prevede che il programma assisterà circa 39mila imprese all'anno, aiutandole a creare o a salvare 29.500 posti di lavoro e a lanciare 900 nuovi prodotti, servizi o processi commerciali. «Questo programma – secondo Antonio Tajani, vicepresidente Ue e responsabile per l'Industria – aiuterà a sbloccare il potenziale di crescita delle imprese, concentrandosi sul potenziamento dell'industria reale».
Positivo il parere di Confindustria sul nuovo programma. Per Giorgio Squinzi, presidente del Comitato tecnico Europa di Confindustria, «l'aumento consistente del budget per la ricerca e l'innovazione è il giusto passo di un'Europa che deve e vuole restare a fianco delle imprese». Diana Bracco, presidente del Progetto Speciale Ricerca e Innovazione e Expo 2015 di Confindustria, mette in rilievo «la semplificazione delle procedure di accesso ai finanziamenti e la maggiore inclusione del settore industriale con uno sguardo specifico sulle Pmi».
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