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Questo articolo è stato pubblicato il 02 dicembre 2011 alle ore 13:08.
Resta alta la voglia di fare impresa in Italia, ma la crescita rallenta rispetto al 2010 e si contano circa 38 fallimenti al giorno. Oltre 55mila attività economiche in più sono state registrate presso le Camere di commercio tra gennaio e ottobre 2011, con un tasso di crescita della platea imprenditoriale dello 0,9%. Il saldo tra iscrizioni e cessazioni è però meno consistente del 2010, quando, nello stesso periodo, aveva superato le 71 mila unità. È quanto emerge dal dossier economico presentato oggi a Perugia in occasione della 134/a Assemblea dei presidenti delle Camere di commercio italiane.
Oltre 340 mila iscrizioni, più di 285 mila cessazioni
Le 55.217 imprese in più registrate tra gennaio e ottobre scorsi sono il risultato delle oltre 340 mila iscrizioni cui hanno fatto da contraltare più di 285 mila cessazioni. Lo stock delle imprese raggiunge così le 6.131.549 unità. Se si confrontano i dati con quanto registrato negli stessi mesi del 2010 emerge che il saldo attuale è più contenuto rispetto alle 71.198 unità dello scorso anno per effetto di un parallelo rallentamento delle iscrizioni (che erano 351.013 nei primi 10 mesi del 2010) e di un lieve incremento delle cancellazioni (279.815 quelle dello scorso anno).
Dardanello, liberare forze innovative
Puntare sull'imprenditorialità diffusa; riorganizzare il sistema dell'internazionalizzazione; diffondere le reti d'impresa, rafforzare la patrimonializzazione dei Consorzi Fidi. Sono alcune delle proposte lanciate dal presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. «Più che mai oggi - ha osservato Dardanello - serve un contesto favorevole per liberare le forze più innovative della nostra società, le donne, i giovani, gli immigrati». (S.Nat.)
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