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Questo articolo è stato pubblicato il 19 dicembre 2011 alle ore 06:38.

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Rivede il segno positivo il comparto della sicurezza e dell'automazione degli edifici. Il 2011, dopo un biennio caratterizzato da saldi negativi, ha visto una crescita del 4,9% dei ricavi, che hanno di poco superato quota 1,9 miliardi di euro. Un trend che, nonostante il previsto calo del Pil, dovrebbe continuare nel 2012, superando i due miliardi di giro d'affari. Nello scenario europeo la produzione "made in Italy" si posiziona al terzo posto alle spalle di Germania e Regno Unito. Sono i dati preliminari che emergono dall'analisi congiunturale del settore, realizzata da Anie Sicurezza, sempre più proiettato verso i mercati esteri.
Tra i big player spicca Selex Elsag, colosso specializzato, tra l'altro, nella fornitura di soluzioni per la sicurezza fisica e logica di infrastrutture critiche come le public utilities, Tlc e trasporti. Si tratta, per esempio, dei sistemi di Ict e di tutto quanto è controllabile in remoto. «Prevedo che i progetti di cyber-sicurezza in Italia avranno una crescita abbastanza importante, tra il 5 e il 10%, considerando che il 2012 si presenta come un anno relativamente piatto - spiega Paolo Aielli, amministratore delegato della società (gruppo Finmeccanica) -, mentre la videosorveglianza è prevista stazionaria». L'export di Selex Elsag è invece atteso in crescita, al 40% nel 2012 dal 30% di quest'anno, con la società impegnata nella realizzazione di soluzioni per proteggere le infrastrutture chiave in diversi Paesi emergenti.
Anche per la Vimar, media impresa veneta che opera nell'elettrotecnica e ha poco meno di 200 milioni di ricavi, lo sviluppo nel 2012 è legato alle esportazioni. «È la nostra priorità e dal 15% puntiamo al 20% di export - dice Giovanni Maffeis, direttore commerciale Italia -. I nostri mercati di riferimento sono quelli del Nordafrica, la regione del Golfo e l'Est Europa». La società ha recentemente concluso un'operazione che ha portato al controllo del 75% della Elvox, Pmi da 40 milioni di ricavi che produce citofoni, automatismi apricancello e apriporta. «Così possiamo presentarci come un unico interlocutore per tutto quanto serve per la casa» aggiunge Maffeis.
Il mercato delle costruzioni e ristrutturazioni viene previsto in rallentamento, «anche a causa della stretta creditizia - sottolinea Paolo Perino, ad e direttore generale della Bticino -. Sarà già un buon risultato se nel primo semestre si arriverà ai volumi visti a fine 2011». Lo stimolo per nuovi investimenti verrà dalla domotica e dalla sensibilità ambientale, segmenti che la crisi pare non abbia ancora toccato. «Effettivamente questi settori stanno andando molto bene e speriamo che il trend continui con la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente - aggiunge Perino -, portando in classe A o B gli appartamenti sul mercato».
Un altro segmento che non sembra risentire della crisi è quello della videosorveglianza, che si può integrare con la domotica e il risparmio energetico. «È un buon settore e per il 2012 prevediamo un andamento stabile - spiega Fabio Pedrazzi, direttore Affari generali del Gruppo Beghelli -. Stiamo migliorando la gamma di prodotto e alcune linee dal settore professionale saranno adattate per quello del mercato domestico. Nel 2013 inizieremo le esportazioni di queste famiglie di soluzioni».
Chiude il 2011 con l'aumento dei ricavi di qualche punto percentuale Luigi Bernardi, ad di Bosch Security Systems Italia, filiale del gruppo tedesco che vende soluzioni di comunicazione e la sicurezza per abitazioni e imprese. Lo scenario che tratteggia Bernardi è quello di una possibile stagnazione e nel corso del quale Bosch rinnoverà alcuni prodotti per la videosorveglianza e l'antincendio.
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I numeri
LA CRESCITA
Nel 2012, secondo le previsioni di Anie Sicurezza, i ricavi del settore dovrebbero crescere del 5%
VIDEOSORVEGLIANZA
Vanta la crescita maggiore negli ultimi 5 anni: seguono antincendio (+3,6%) e domotica (+2,2%)

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