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Questo articolo è stato pubblicato il 22 dicembre 2011 alle ore 10:08.
"E come fai a saperlo?", gli domandai. "Ero giusto con Havel in montagna la settimana scorsa", disse. "Non avere paura. La libertà è in cammino". La sua previsione era corretta, ovviamente, e con un mese d'avanzo.
Così come le menzogne e la corruzione sono contagiose, allo stesso modo la verità morale ed il coraggio si diffondono da un campione ad un altro. Havel e Michnik ebbero successo in parte a causa del miracolo di Mikhail Gorbachev, il leader sovietico che emerse da un sistema avvelenato, ma che apprezzava la verità più della forza. E Gorbachev poté trionfare in parte grazie al puro potere dell'onestà del suo compatriota, Andrei Sakharov, il grande e coraggioso fisico nucleare che pure lui rischiò tutto per dire il vero nel cuore stesso dell'impero sovietico - e che pagò a caro prezzo con anni di esilio interno.
Questi capisaldi della leadership morale si ispirarono tipicamente ad altri esempi ancora, incluso quello del Mahatma Gandhi, che intitolò la sua autobiografia La Storia dei miei Esperimenti con la Verità. Essi credettero tutti che la verità, sia scientifica sia morale, potesse alla fine prevalere contro qualunque falange di bugie e del potere. In molti persero la vita nel servire questo credo; tutti noi che viviamo oggi godiamo dei benefici della loro fede nel potere della verità in azione.
La vita di Havel ci ricorda i miracoli che questo credo può produrre; tuttavia, è anche un promemoria del fatto ben più fosco che le vittorie della verità non sono mai definitive. Ogni generazione deve adattare le sue fondamenta morali alle condizioni perennemente mutevoli della politica, della cultura, della società e della tecnologia.
La morte di Havel giunge in un tempi di imponenti manifestazioni in Russia di protesta contro i brogli; di violenze in Egitto mentre attivisti democratici combattono forze militari profondamente radicate; di sollevazioni nella Cina rurale contro funzionari locali corrotti; e di polizia in assetto antisommossa che smantella violentemente i siti di protesta del movimento Occupy nelle città americane. Il potere e la verità rimangono agganciati in combattimento in tutto in mondo.
Gran parte dello scontro odierno - dappertutto - oppone la verità all'avidità. Anche se le nostre sfide sono differenti da quelle con cui si confrontò Havel, l'importanza di vivere nella verità non è cambiata.
La realtà di oggi è quella di un mondo in cui la ricchezza si traduce in potere, ed il potere viene abusato al fine di accrescere la ricchezza personale alle spese dei poveri e dell'ambiente naturale. Mentre quelli al potere distruggono l'ambiente, lanciano guerre su falsi pretesti, fomentano il malcontento sociale, ed ignorano la piaga della povertà, essi sembrano ignari del fatto che anche loro ed i loro figli pagheranno un prezzo molto salato.
I leader morali oggi giorno dovrebbero costruire sulle fondamenta poste da Havel. Molte persone, naturalmente, disperano riguardo alle possibilità di un cambiamento costruttivo. Eppure le battaglie a cui siamo confrontati - contro potenti lobby corporative, l'implacabile propaganda degli uffici di pubbliche relazioni, e le menzogne incessanti dei nostri governi - sono un'ombra di quanto Havel, Michnik, Sakharov, e altri dovettero affrontare quando si opposero a brutali regimi di stampo sovietico.
Contrariamente a questi titani del dissenso, noi disponiamo degli strumenti dei social media per diffondere la parola, superare l'isolamento, e mobilitare milioni a supporto delle riforme e del rinnovamento. Molti di noi godono di diritti basilari di parola e assemblea, sebbene questi siano inevitabilmente conquistati a fatica, imperfetti e fragili. Eppure, della più profonda importanza e beneficio, a noi ci è data la perdurante ispirazione che deriva dalla vita di Havel nella verità.
Jeffrey D. Sachs è Professore di economia e direttore dell'Earth Institute presso la Columbia University. è anche consigliere speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
Copyright: Project Syndicate, 2011.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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