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Questo articolo è stato pubblicato il 03 gennaio 2012 alle ore 16:36.

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Per rilanciare l'economia e vincere le sfide future «bisogna far leva sul grande patrimonio rappresentato dalle Pmi da accompagnare con una decisa azione volta ad allentare la morsa del fisco che in Italia raggiungerà livelli record: il 45% già dal 2012 ed il 46% dal 2013». Questa la richiesta della Confesercenti che, in una nota, auspica che «con la fase due il Governo Monti punti con decisione a mettere in campo provvedimenti più coraggiosi sul versante dei tagli della spesa pubblica, dei costi degli apparati e della politica e a rilanciare la crescita».

Inevitabili i provvedimenti del Governo nella fase uno
Per Confesercenti «i provvedimenti varati dal Governo nella fase uno erano quantitativamente inevitabili, ma la carta bianca concessa alle grandi strutture commerciali, accompagnata dall'autunnale aumento di un punto dell'Iva e la "promessa" di un'ulteriore crescita di due punti da ottobre prossimo, comporteranno enormi problemi per i consumi e per la rete commerciale urbana. Non é questa la via per favorire il rilancio della domanda interna, degli investimenti e dell'occupazione. Con questa impostazione la nostra economia nel 2012, rischia di entrare in recessione».

Otto italiani su dieci tagliano le spese
Secondo il sondaggio Confesercenti-Swg sulle prospettive economiche per il 2012 gli italiani si dimostrano sempre più timorosi. Brindando al nuovo anno c'è una sostanziale diffidenza: quasi la metà del campione intervistato (il 48% contro il 33% nel 2010) dichiara che la situazione economica italiana é pessima e ben il 36% ritiene di aspettarsi un ulteriore peggioramento delle condizioni economiche della propria famiglia nei prossimi 12 mesi. Quest'ultimo dato é in aumento di ben 18 punti percentuali rispetto a quello del 2010: da questo emerge ancor di più il sentimento di incertezza che ha caratterizzato in modo crescente gli ultimi 12 mesi. il 47% degli italiani non crede in un cambio di marcia per l'anno appena cominciato, sia in positivo sia in negativo, mentre la quota di persone armata di buoni propositi e con uno spirito ottimista é davvero esigua: coloro che si dichiarano fiduciosi in un futuro miglioramento sono solo il 17% (in calo rispetto al 24% dell'anno precedente). La prudenza ha caratterizzato il 2011: dalla ricerca emerge come gli italiani siano stati sempre più ponderati in ambito di gestione del bilancio familiare e sempre più costretti a dover ridurre le proprie uscite: ben 8 italiani su 10 (l'83% contro il 69% del 2010) hanno tagliato le spese, soprattutto riguardo l'abbigliamento e le calzature, le vacanze e gli acquisti per la casa.

Venturi dal 1° gennaio presidente di Rete imprese Italia
Marco Venturi, presidente nazionale della Confesercenti, é dal primo gennaio 2012, il presidente portavoce di Rete Imprese Italia, l'associazione unitaria delle cinque principali organizzazioni di rappresentanza delle piccole e medie imprese e dell'impresa diffusa (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) che raccolgono insieme oltre 2,5 milioni di imprese. Venturi succede a Ivan Malavasi, presidente di Cna, in carica dal primo luglio al 31 dicembre 2011, a Giorgio Guerrini, presidente di Confartigianato, in carica dal primo gennaio al 30 giugno 2011 e a Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, in carica dal 10 maggio al 31 dicembre 2010.

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