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Questo articolo è stato pubblicato il 09 gennaio 2012 alle ore 06:38.

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Nell'analisi, però, di chi guadagna e di chi perde in tempo di crisi, meglio abbandonare i luoghi comuni e non generalizzare. Il settore orafo, infatti, un tempo anticiclico soffre adesso di una crisi profonda. «Da bene rifugio – spiega Licia Mattioli, presidente di Federorafi – siamo diventati un bene superfluo e oggi il settore sta in piedi grazie all'export».

Business in evoluzione
Chi non esporta, invece, rivoluziona il proprio business. «Nel 2006 – spiega Pierluigi Gilardi, artigiano dell'oreficeria di Milano – il 90% del mio business era dato dalla produzione e il restante dalla riparazione. Oggi è quasi il contrario: il 75% è riparazione e solo il 25% è dato dalla produzione di una mia linea in argento, Foryoumilano».

Il boom di volantini della grande distribuzione accende una luce sul settore delle stamperie. Aziende in crescita?
«Per nulla – risponde Fabio Argenti, direttore operativo di Mediagraf – la grande distribuzione sostiene il settore, ma l'offerta è troppo grande rispetto alla domanda». «I volantini – aggiunge Giuseppe Donegà, ad di Mediagraf e membro del direttivo di Assografici – compensano solo in parte la progressiva erosione del settore». Andiamo avanti: se il settore della calzatura è in crisi, almeno guadagneranno i calzolai con le riparazioni...
«Ma quali riparazioni?» Risponde un anziano calzolaio romano. «Le scarpe in cuoio sono un articolo ormai in estinzione, così come i calzolai,ormai uccisi dalla gomma».

Chi vince la recessione
Volumi in crescita. All'interno di un trend positivo che vede le vendite dei supermercati in crescita dell'1,2%, il canale dei discount registra un incremento del 6%. All'interno dei vari canali poi, si registra la crescita generale delle private label, +7,9%, dove cresce soprattutto il prodotto premium, +20,4%, e il primo prezzo, +13,9%. (dati SymphonyIri Group)
Code. In barba ai vicini distributori semi-deserti, quelli no-logo registrano un boom di clienti. Grazie a una politica di prezzi molto aggressiva, infatti, questi moltiplicano le vendite puntando sui volumi. È boom anche per le applicazioni internet che individuano i distributori con i prezzi più bassi (si veda Sole 24 Ore del 6 gennaio)

Raccolta record. Il 2011 ha registrato una raccolta record nel settore dei giochi. L'incremento sul 2010 è stato del 24,3 per cento: sono stati giocati infatti 76,5 miliardi contro i 61,5 dell'anno precedente. Il trend di crescita ha però interessato solo alcuni tipi di gioco: il lotto, il gratta e vinci, gli skill games come il Poker online e i casino games

La leva del prezzo. Come nella grande distribuzione, anche nell'e-commerce il prezzo diventa un elemento fondamentale di vendita. Il trend del commercio elettronico, infatti, registra una sostanziale crescita ma lo scontrino medio si riduce di due o tre punti percentuali. Più ordini di beni e servizi, dunque, ma a prezzo minore

La cura del corpo. Nonostante la crisi continua il trend positivo delle attività di cura della persona. Se da un lato si riducono i consumi generali, infatti, dall'altro ci si premia con una maggiore attenzione al corpo. Nel 2011 il saldo degli istituti di bellezza ha contato ben 1.414 attività in più. Crescono anche i negozi di parrucchiere

Riparazione sartoriale. Cresce il numero di piccoli negozi che effettuano riparazioni sartoriali. Se il settore dell'abbigliamento fatica con la crisi, i minor consumi e il fenomeno crescente dell'immigrazione favoriscono la nascita di piccoli negozi specializzati in lavori di rammendo e piccola sartoria

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