Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 25 gennaio 2012 alle ore 11:13.

My24

Dopo la lievissima ripresa di ottobre trainata dall'alimentare, i consumi in Italia hanno ripreso a scendere a novembre, con un forte calo proprio del comparto che il mese scorso era risultato più vivace. I dati Istat evidenziano infatti che le vendite al dettaglio hanno subito a novembre un calo congiunturale dello 0,3% e dell'1,8% su base tendenziale. La flessione mensile più pronunciata è quella dei prodotti alimentari (-0,8%) rispetto ai non alimentari (-0,1%). Su su base annua il rapporto si inverte con gli alimentari in calo dello 0,1% e non alimentari del 2,6%.

Vendite giù nella grande e piccola distribuzione
Nel confronto con novembre 2010 l'Istat ha registrato una flessione sia per le vendite della grande distribuzione (-1,7%) , sia per quelle delle imprese operanti su piccole superfici (-2,%). Nella grande distribuzione le vendite crescono, in termini tendenziali, dello 0,7% per i prodotti alimentari e diminuiscono del 3,6% per quelli non alimentari. Nelle imprese operanti su piccole superfici le vendite segnano un calo in entrambi i settori merceologici: -1,5% per i prodotti alimentari e -2,1% per quelli non alimentari.

Nel mese di novembre, tra le imprese della grande distribuzione si é rilevata una diminuzione tendenziale dell'1,9% per gli esercizi non specializzati e un incremento dello 0,6% per quelli specializzati. Nei primi, le vendite degli esercizi a prevalenza alimentare sono diminuite dello 0,6%, quelle degli esercizi a prevalenza non alimentare sono calate del 6,6%. Tra gli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare, l'aumento più sostenuto si é registrato per i discount (+1,5%), mentre le vendite degli ipermercati sono diminuite del 2,7%. Nella media del periodo gennaio-novembre 2011, le vendite degli esercizi non specializzati sono calate, in termini tendenziali, dello 0,8%, quelle degli esercizi specializzati sono aumentate dell'1,4.

Provvedimenti a sostegno dello domanda
«Consumi in discesa libera». Così il presidente nazionale della Cidec, Paolo Esposito, commenta il dato diffuso dall'Istat. Il calo - secondo la Confederazione dei commercianti - è tanto più grave in quanto segue a mesi di continua flessione per tutti i prodotti, alimentari e non, con l'unica eccezione del mese di ottobre. «È venuto il momento di mettere in campo interventi veramente efficaci per rilanciare i consumi», sottolinea Esposito che chiede al governo Monti di lavorare «a provvedimenti di sostegno della domanda finalizzati al recupero di potere d'acquisto del reddito delle famiglie».

Le vendite calano e all'orizzonte non si intravede una ripresa. È questo il commento della Confesercenti secondo cui è inutile illudersi: non basteranno le liberalizzazioni proposte a cambiare questo scenario e ad invertire la rotta per ridare slancio all'economia. «Le manovre di sacrifici del 2011 - afferma in una nota l'associazione dei commercianti - con il loro carico di tassazioni a partire dagli interventi sull'Iva e sui carburanti, pesano sulle imprese che continuano ad essere penalizzate e che rischiano la chiusura anche per i consumi che restano al palo». Per Confesercenti «serve una svolta vera che punti coraggiosamente sulla riduzione della spesa pubblica e del carico fiscale per famiglie ed imprese».

Costruzioni +3,1% a novembre
L'Istat ha inoltre comunicato che a novembre la produzione nelle costruzioni é aumentata del 3,1% su base mensile e destagionalizzata, mentre è calata del 3,1% medio nel trimestre settembre-novembre rispetto al trimestre precedente e del 2,3% su base base tendenziale e a parità di giorni lavorati. Nella media dei primi undici mesi dell'anno la produzione é inferiore del 3,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. A novembre l'indice grezzo segna un calo tendenziale del 2,2%. Nel confronto tra i primi undici mesi del 2011 e lo stesso periodo del 2010 l'indice é diminuito del 3,5%.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi