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Questo articolo è stato pubblicato il 11 febbraio 2012 alle ore 08:16.

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Un "premio" nel merito di credito per le piccole e medie imprese che aderiscono al progetto "Elite" lanciato da Borsa Italiana. Su questo punto di forza ruota l'accordo siglato ieri da Borsa, Abi e Confindustria, «un'alleanza tra associazioni e parte delle istituzioni con l'obiettivo di sostenere lo sviluppo delle Pmi» con strumenti di accesso al credito dedicati. «Un progetto - ha detto il direttore dell'Abi, Giovanni Sabatini - che può irrobustire le imprese anche nelle relazioni con le banche». Con il protocollo - che dovrà essere definito nei dettagli - Borsa, Confidustria e Abi si sono impegnate, tra l'altro, a «individuare alcuni elementi qualitativi per valorizzare il merito di credito delle società del circuito "Elite"». Un «progetto di crescita culturale prima che dimensionale - ha detto Vincenzo Boccia, presidente della Piccola Industria di Confindustria - che è un altro piccolo passo di politica industriale». Obiettivo di fondo dell'intesa siglata ieri a Piazza Affari è quello di coinvolgere un numero elevato di piccole e medie imprese con forte propensione alla crescita. Per questo prevede la promozione di Elite a livello territoriale, con l'impegno delle rappresentanze locali di Confindustria e del sistema bancario a individuare le imprese che potrebbero aderire alla proposta di Borsa Italiana, nella quale si cercherà di coinvolgere anche i fondi di private equity.
«Elite - ha spiegato prima della firma l'a.d. di Borsa, Raffaele Jerusalmi - è prima di tutto un progetto di education per le piccole e medie imprese, per farle crescere e avvicinarle non tanto alla quotazione quanto al mercato dei capitali che è fatto di tanti strumenti, dal venture capital al private equity e alle altre forme diverse dal tradizionale canale bancario», lungo un percorso «molto graduale e non traumatico come spesso viene percepita la quotazione». Ma Elite «è anche una vetrina per le aziende a cui chiediamo uno sforzo per migliorare la propria cultura d'impresa».
A Luca Peyrano, responsabile delle attività italiane e continentali di Borsa Italiana, è toccato illustrare ad un centinaio di imprenditori i dettagli dele tre fasi in cui si articola la proposta «di potenziamento e di training» rivolta alle Pmi «che ha l'ambizione di essere poco burocratica e molto applicativa». La prima fase, di 6 mesi, punta a prepare le aziende ad affrontare il cambiamento. Si articola in quattro moduli di formazione e otto giornate in cui gli esperti di Academy di Borsa Italiana e della Bocconi parleranno di crescita, internazionalizzazione, cultura aziendale, governance, dell'organizzazione interna e dei sistemi di reporting, fino alla comunciazione strategica e al reperimento delle risorse finanziarie. La seconda fase è quella in cui l'azienda comincerà a mettere in pratica suggerimenti e linee guida acquisiti nella prima fase. Alla fine di questo percorso le aziende che si distingueranno per "eccellenza" potranno ottenere un certificato di qualità e saranno pronte ad affrontare la terza fase, quella di creazione del valore, con l'opportunità di presentarsi agli investitori, professionisti e imprese.
Un contributo al progetto è giunto anche dal Fondo Italiano d'Investimento, il private equity promosso dal Tesoro che ha già presentato sei delle 18 aziende in cui ha acquisito partecipazioni. Secondo l'a.d. Gabriele Cappellini «bisogna cominciare a pensare alla formazione di investitori specializzati in Pmi» per rivitalizzare un mercato che, come hanno dimostrato le esperienze del Mac e dell'Aim che saranno integrati dal primo marzo, in Italia fa molta fatica a decollare. La visibilità per le imprese che aderiranno a Elite è uno degli snodi principali del progetto e Donatella Treu, a.d. del Gruppo 24 Ore, ha assicurato il sostegno dei media del gruppo, «nella piena consapevolezza che il ruolo delle piccole e medie imprese per portare il Paese fuori dalla crisi è fondamentale». In questa direzione va la nuova inziativa del Sole 24 Ore, il dorso Impresa & Territori che da martedì prossimo, come ha annunciato la Treu, si aggiungerà al primo e a Finanza & Mercati «per parlare delle imprese e dei contesti in cui esse operano».
Twitter@chigiu
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I REQUISITI

Per entrare nell'Elite
Il primo requisito per aderire è un progetto ambizioso e credibile di crescita.
Ci sono poi i requisiti economici: almeno 5 milioni di fatturato, crescita di almeno il 15% nell'ultimo anno, risultato operativo superiore al 5% e ultimo bilancio in utile. Borsa Italiana però terrà conto anche dell'andamento dell'economia e delle caratteristiche del settore.
Pe restare nel progetto, le imprese dovranno partecipare in modo attivo alla formazione e avviare il percorso di cambiamento. Il costo è di 5mila euro.

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