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Questo articolo è stato pubblicato il 13 febbraio 2012 alle ore 06:39.

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Una media impresa italiana che conquista il più grande concorrente europeo. In tempi di crisi succede. Per acquisire Trevira, storico marchio tedesco di fibre e fili in poliestere, finito in amministratore controllata, la biellese Sinterama ha deciso di fare gioco di squadra e di aggiudicarsi la partita su due fronti. Si è alleata con il colosso thailandese Indorama e, un anno fa, nel febbraio 2011, è riuscita a rilevare il "gioiellino" tedesco. «Il liquidatore cercava un compratore – racconta il Presidente di Sinterama, Paolo Piana – noi rappresentavamo una garanzia di continuità: la società tedesca ha un fatturato che è il doppio del nostro e in altre circostanze non ce l'avremmo fatta».
L'operazione, del valore di oltre 40 milioni di euro di cui una parte in debiti, è stata perfezionata a luglio: «Il marchio è stato mantenuto – precisa Piana – e cercheremo di valorizzarlo. Trevira è un importante investimento e un significativo ampliamento: le nostre gamme di prodotti sono complementari e saremo così in grado di allargare la gamma della nostra offerta a livello globale». L'azienda di Bobingen, in Baviera, che produce fibre e fili in poliestere destinati ai settori dei trasporti, a quello igienico e ad altre applicazioni tecniche, con impianti in Germania e Polonia, continuerà a operare autonomamente. Sono però previste sinergie nella politica di business con la compratrice biellese che ha chiuso il 2011 con un fatturato di 130 milioni di euro ed è leader in Europa nella produzione di fili in poliestere colorati per l'industria dell'automotive, dell'arredo casa e dell'abbigliamento e che porta in dote il know-how tecnologico e manageriale. «Rilevare un'impresa in difficoltà – spiega Piana – è senz'altro più complicato perché bisogna tenere conto di numerosi aspetti prima di cimentarsi con l'operazione. Per certi versi, però, il management dell'azienda acquisita è più disponibile ad accettare le scelte di rilancio».
Per Sinterama, che è presente con sei impianti di produzione in cinque Paesi (oltre all'Italia anche Gran Bretagna, Turchia, Brasile e Cina) anche l'alleanza con il colosso thailandese ha un significato strategico. Indorama è infatti il più importante produttore integrato nella catena del poliestere con una forte presenza globale in Asia, Europa e Usa, con 3.500 dipendenti e un fatturato consolidato pari a 5,5 miliardi di dollari. Il risultato è un network globale fatto di know how italiano, esperienza tedesca e la forza di un Paese emergente.
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