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Questo articolo è stato pubblicato il 20 febbraio 2012 alle ore 10:42.

Fatturato e ordinativi in crescita nel 2011: secondo l'Istat, nel primo caso si è registrato un rialzo del 5,6% mentre per gli ordini l'incremento è stato del 5,9%. Va specificato che si tratta di dati grezzi. In rialzo anche per il mese di dicembre: il fatturato dell'industria, al netto della stagionalità, registra un aumento del 3,4% rispetto a novembre (+3,1% sul mercato interno e +4,0% su quello estero), mentre per gli ordini la crescita è stata del 5,5%.
Il mese di dicembre del 2011 - hanno spiegato i tecnici dell'Istat - è stato caratterizzato da un "forte effetto di calendario" avendo due giorni lavorativi in meno rispetto al 2010 (20 contro 22) e questo "ha dato una forte correzione" degli indici. A dicembre il fatturato dell'industria, al netto della stagionalità, ha registrato, infatti, un aumento del 3,4% rispetto a novembre (+3,1% sul mercato interno e +4% su quello estero). Nella media degli ultimi tre mesi (ottobre-dicembre), l'indice è diminuito dell'1,2% rispetto ai tre mesi precedenti (luglio-settembre).
Corretto per gli effetti di calendario il fatturato totale è cresciuto in termini tendenziali del 5,6%, con un aumento del 3,4% sul mercato interno e del 10,0% su quello estero. Gli indici destagionalizzati del fatturato hanno segnato, in termini congiunturali, un incremento del 10,6% per l'energia, del 5,8% per i beni strumentali, del 2,3% per i beni intermedi e dello 0,4% per i beni di consumo.
Il settore di attività economica per il quale si è registrato l'incremento tendenziale maggiore del fatturato è stato quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+16,4%), mentre la diminuzione più marcata ha riguardato la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, app. di misurazione e orologi (-10,6%). L'indice grezzo del fatturato ha registrato, in termini tendenziali, una diminuzione dello 0,9%: il contributo più ampio a tale diminuzione viene dalla componente interna dei beni intermedi.
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