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Questo articolo è stato pubblicato il 12 marzo 2012 alle ore 10:37.

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Il Pil nel IV trimestre è sceso dello 0,7% rispetto al trimestre precedente. Lo rileva l'Istat aggiungendo che rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno il prodotto interno lordo è calato dello 0,4%. L'Italia dunque è in recessione tecnica: per il secondo trimestre consecutivo il Pil è infatti in calo congiunturale.

La stima preliminare diffusa il 15 febbraio scorso, aggiunge l'Istat, aveva rilevato una diminuzione congiunturale dello 0,7% e una diminuzione tendenziale dello 0,5%. Il quarto trimestre del 2011 ha avuto tre giornate lavorative in meno del trimestre precedente e due giornate lavorative in meno rispetto al quarto trimestre del 2010.

Nel quarto trimestre del 2011 tutte le componenti della domanda interna sono risultate in diminuzione su base congiunturale. Le importazioni si sono ridotte del 2,5% e le esportazioni sono rimaste stazionarie.
La domanda nazionale al netto delle scorte ha sottratto un punto percentuale alla crescita del Pil (-0,4 i consumi delle famiglie, -0,1 la spesa della PA e -0,5 gli investimenti fissi lordi). Anche la variazione delle scorte ha contribuito negativamente alla crescita del Pil (-0,4 punti percentuali), mentre il contributo della domanda estera netta è stato positivo per 0,7 punti percentuali.

Dal lato dell'offerta, si rilevano andamenti congiunturali negativi per il valore aggiunto dell'industria (-1,7%) e dei servizi (-0,1%), mentre il valore aggiunto dell'agricoltura è aumentato dello 0,5%.

L'Istat ha rivisto al rialzo il Pil del 2011 dal +0,4% al +0,5%. Lo riferisce l'Istituto di statistica sottolineando che per quest'anno la crescita acquisita dovrebbe attestarsi al -0,5%.

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