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Questo articolo è stato pubblicato il 09 marzo 2011 alle ore 20:08.

Nuove puntate in arrivo a rimpolpare il romanzo d'appendice tra la francese Groupama e la galassia Ligresti. Lo si intuisce leggendo la dichiarazione comunicata dai vertici della società transalpina, riuniti oggi in un cda straordinario per esaminare nuove opzioni dopo che venerdì la Consob ha posto un niet sull'ingresso di Groupama nel capitale di Premafin (holding di controllo di Fondiaria - Sai). In una nota la compagnia francese specifica che il cda «ha dato mandato alla Direzione generale di studiare le opzioni per la negoziazione di un nuovo accordo con la famiglia Ligresti, che risponda ai limiti posti per la Consob».
L'autorità di vigilanza sul mercato finanziario italiano ha specificato venerdì che se Groupama intende entrare nel capitale di Premafin con una quota del 17% (come dagli accordi siglati a ottobre fra le due società) dovrà lanciare un'Opa a cascata. Quindi sia su Premafin che sulla controllata Fondiaria - Sai.
Certo, l'esito del cda del gruppo guidato da Jean Azéma è parso interlocutorio dato che nella nota non si parla di Opa. Ma non si parla neppure di far saltare gli accordi preliminari. Anzi, c'è la conferma di trovare un nuovo accordo con la famiglia Ligresti.
La notizia è arrivata a mercati chiusi in una giornata in cui i titoli della galassia Ligresti hanno inanellato una nuova ondata di rialzi. Fondiaria - Sai ha chiuso in rialzo del 6,47% a 7,56 euro, mentre la controllata Milano Assicurazioni ha guadagnato il 9,51% a 1,33 euro. A monte della catena di controllo Premafin è salita del 4,03% a 0,77 euro.
Fitch taglia il rating dei titoli della galassia Ligresti. Titoli a un passo dai "junk bond"
Intanto, il rimpallo dell'accordo Groupama-Ligresti, tra cda straordinari e rimandi della Consob, rischia di allungare i tempi della ricapitalizzazione di Premafin. Per questo motivo l'agenzia Standard and Poor's ha abbassato a "BBB-" da "BBB" il rating di Fondiaria - Sai e della sua principale controllata Milano Assicurazioni, mantenendo il creditwatch negativo. Secondo l'agenzia, la risposta di Consob al quesito posto da Groupama «potrebbe alimentare delle incertezze circa la realizzazione dell'aumento di capitale della controllante Premafin e conseguentemente di Fondiaria-Sai». Il rating di Fonsai e della Milano raggiunge così il livello considerato minimo sul mercato per gli investimenti (investment grade). S&P ritiene inoltre che il potenziale ulteriore deterioramento della flessibilità finanziaria di Fonsai, legato all'impatto sul risultato 2010 dell'andamento gestionale e degli impairments sugli investimenti, si accompagni ad un livello di patrimonializzazione non adeguato al rating finora attribuito alla compagnia. Nell'ipotesi di tagli ulteriori le obbligazioni delle due compagnie diventerebbero invece bond speculativi, o "junk bond" (da BB+ in giù).
La decisione della Consob
Venerdì la Consob ha esercitato il veto sull'accordo raggiunto lo scorso autunno fra le due società (che prevede appunto una partecipazione di Groupama nella ricapitalizzazione di Premafin con una quota del 17%) con una serie di motivazioni. Tra queste la anomala natura del patto sottoscritto da Groupama, le caratteristiche degli accordi parasociali intercorrenti tra i Ligresti (il capostipite Salvatore e i tre figli Jonella Francesca, Giulia Maria e Gioacchino Paolo) in scadenza a giugno 2011, la clausola biennale di lock up sui titoli in Premafin e FonSai detenuti dagli stessi Ligresti, il ruolo del finanziere Bretone Vincent Bolloré come potenziale alleato di Groupama.
L'andamento dei titoli Ligresti in Borsa dall'annuncio dell'accordo
Da fine ottobre 2010, da quando Groupama e Ligresti hanno raggiunto un'intesa per l'ingresso dei francesi nel capitale della compagnia italiana, i titoli della galassia Ligresti hanno perso terreno. Premafin ha ceduto il 28%, Fondiaria - Sai il 13% e Milano Assicurazioni il 14 per cento.
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