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Questo articolo è stato pubblicato il 12 marzo 2011 alle ore 09:46.
Tassi in promozione sui conti di deposito. Per chi sottoscrive nuovi conti entro fine marzo, o in alcuni casi entro metà aprile, e vincola il capitale per 12 o più mesi, è possibile ottenere rendimenti netti superiori al 2 per cento (guarda tutte le offerte dei conti di deposito e dei pronti contro termine). E quindi superare il tasso di interesse offerto in asta in settimana dal BoT annuale che, per la prima volta dopo due anni, è tornato sopra il 2% (al lordo di commissioni e ritenuta fiscale del 12,5%). Ma bisogna fare molta attenzione. In questa fase, infatti, vincolare il capitale per diversi mesi accettando in cambio un tasso attivo fisso, potrebbe essere un errore finanziario.
Le nuove offerte di conti di deposito e pronti contro termine
Nella riunione di inizio marzo, il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet ha lasciato più che intendere che a inizio aprile l'istituto di Francoforte potrebbe tornare ad alzare, dopo 23 mesi di stallo, l'asticella dei tassi di 25 punti base e portare quindi il costo del denaro all'1,25 per cento. Dopodiché gli esperti si attendono un nuovo ritocco di 25 punti base a luglio. Sulla stessa lunghezza d'onda rialzista anche il presidente della Bundesbank, Axel Weber, secondo cui di qui a fine anno il tasso di riferimento europeo potrebbe essere ritoccato all'insù di 75 punti base. La pensano così anche i mercati. I future sull'Euribor a 3 mesi - il parametro che esprime la media dei tassi a cui gli istituti di credito scambiano capitali fra loro e che è agganciato anche al calcolo delle rate della maggior parte dei mutui variabili stipulati in Italia - proiettano questo indice a fine dicembre al 2,16%, dall'attuale 1,18 per cento (guarda il grafico con le previsioni sull'Euribor).
Tassi reali sottozero
Quindi, è difficile ipotizzare che i tassi di interesse restino immobili nei prossimi mesi. Ne consegue che bloccare in questo momento un tasso attivo potrebbe risultare un errore dal punto di vista finanziario perché non si parteciperebbe al rialzo dei tassi. Tanto più considerato che quella attuale è una fase delicata per gli investimenti. L'inflazione è infatti in aumento (ormai oltre il 2% nell'Eurozona complice l'aumento dei prezzi delle materie prime e del petrolio). Il che significa che il rendimento reale degli investimenti a basso rischio (conti di deposito, pronti contro termine con sottostanti titoli obbligazionari sovrani italiani o tedeschi, etc.) con orizzonte temporale fino a un anno, sta scivolando sottozero.
Come muoversi
Che fare? Una buona soluzione in questa fase, per chi cerca di far fruttare la propria liquidità al massimo, sarebbe non vincolare il capitale per un un lungo periodo (quindi muoversi nell'arco di 2-3 mesi) oppure di sottoscrivere conti di deposito o forme di investimento che offrono tassi di interesse agganciati al tasso della banca centrale europea. Cosicché, gli eventuali (e previsti) rialzi dei tassi operati dalla Banca centrale europea, vengano automaticamente assorbiti nell'investimento. Ad oggi, confrontando le migliori offerte in campo tra i conti di deposito, Webank e Iwbank offrono rendimenti agganciati al tasso Bce. Nel primo caso (conto Webank) il rendimento lordo è determinato dal tasso Bce + lo 0,1% (quindi 1,1% lordo, o 0,8% netto). Non si tratta di una promozione e non vi è alcun vincolo termporale. Lo stesso istituto offre in promozione il 2,19% netto vincolando il capitale a 12 mesi (in questo caso però il tasso non è agganciato alla variazione del tasso Bce). Iwbank, nel conto promozionale Iwpower special offre fino al 31 marzo il 2,75% lordo (2,4% netto) vincolando il capitale per 12 mesi. In questo caso però il tasso finale è agganciato alle prossime scelte di politica monetaria dato che è composto dal tasso Bce (1%) e da un plus dell'1,75 per cento.
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(Questo articolo non costituisce sollecitazione al risparmio)
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