«Il programma di riforme internazionali sta rafforzando la robustezza del sistema finanziario globale». Lo ha sottolineato Mario Draghi, governatore della Banca d'Italia e presidente del Financial Stability Board, riferendo le valutazioni emerse nel corso della riunione del Financial Stability Board che si è tenuta a Roma. Restano tuttavia rischi nel sistema bancario interconnessi in diversi Paesi. Il programma internazionale di riforme finanziarie, ha sottolineato Draghi, «sta rafforzando la solidità del sistema finanziario globale» ma «restano sacche di debolezza nel sistema bancario» a livello globale. «In alcuni paesi - ha sottolineato Draghi - i rischi sovrani e quelli bancari sono strettamente interconnessi». E in «diverse economie emergenti la rapida crescita del credito e degli afflussi di capitali ha aumentato i rischi di inflazione e altri squilibri finanziari»

Molto incoraggianti gli aumenti di capitale delle banche italiane
Gli aumenti di capitale che alcune banche italiane si apprestano a varare, ha sottolineato Draghi, sono «molto, molto incoraggianti». Nonostante le banche italiane siano «uscite dalla crisi largamente illese», tuttavia è necessario procedere agli aumenti di capitale perchè «in Italia come nel resto d'Europa sono aumentate le perdite sul credito di tipo tradizionalè» e occorre «far fronte a un peggioramento dello scenario». Al Forex di Verona lo scorso febbraio Draghi aveva invitato le banche italiane a rafforzare il proprio capitale in anticipo rispetto alla pubblicazione della nuova tornata degli stress test. E ha reso noto che il Financial Stability Board presenterà le raccomandazioni sulla regolamentazione delle banche di rilevanza sistemica «al G20 del prossimo novembre». Per le grandi banche di rilevanza sistemica (Sifi) si prospettano requisiti patrimoniali più elevati rispetto agli altri istituti.

Giappone e Nord Africa complicano lo scenario
Facendo riferimento alla situazione del Nord Africa e quella del Giappone, colpito dall'incidente alla centrale nucleare di Fukushima che ha seguito il terremoto e lo tsunami, Draghi ha anche sottolineato che «lo scenario mondiale si é complicato moltissimo per questi eventi che avranno un impatto sui prezzi dell'energia, non solo petrolio ma anche il gas naturale». E mentre nel breve periodo l'effetto sarà contenuto, «nel medio periodo le conseguenze sono da considerarsi rilevanti».

Stress test individuino i punti deboli
L'Fsb guidato da Mario Draghi auspica che la prossima tornata di stress test sulle banche possa servire per porre rimedio «in maniera spedita i punti deboli identificati». L'organismo ha così sottolineato la necessità di andare avanti «nel riparare e rafforzare i sistemi bancari deboli». Al termine della riunione del Financial Stability Board Draghi ha sottolineato che i bassi tassi d'interesse, necessari per sostenere la ripresa, «potrebbero portare gli investitori a cercare rendimenti in segmenti di mercati più complessi che aumentano l'esposizione a rischi di liquidità».

Cosa è il Financial Stability Board
Il Financial Stability Board riunisce regolarmente rappresentanti dei governi, delle banche centrali e delle autorità nazionali di vigilanza sulle istituzioni e sui mercati finanziari, di istituzioni finanziarie internazionali, di associazioni internazionali di autorità di regolamentazione e supervisione e di comitati di esperti di banche centrali. Lo scopo è quello di promuovere la stabilità finanziaria a livello internazionale, migliorare il funzionamento dei mercati e ridurre il rischio sistemico attraverso lo scambio di informazioni e la cooperazione internazionale tra le autorità di vigilanza.

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