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Questo articolo è stato pubblicato il 19 aprile 2011 alle ore 13:12.

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Atene si svena per rifinanziare il debito. Tassi al 4,10% per i titoli a tre mesiAtene si svena per rifinanziare il debito. Tassi al 4,10% per i titoli a tre mesi

I numeri sul debito di Atene sono sempre più preoccupanti. All'asta su titoli a tre mesi il Tesoro greco ha dovuto aumentare ancora una volta i rendimenti, pur di raccogliere nuovi fondi, arrivando a corrispondere interessi del 4,10%, dal 3,85% della precedente asta. Sono stati raccolti 1,625 miliardi di euro. Piuttosto debole la domanda pari a 3,5 volte l'importo offerto. Nella precedente il rapporto domanda/offerta era stato pari a 5 volte.

Decennali al 14,44%

I rendimenti sui titoli di stato decennali poi hanno raggiunto quota 14,44% e sono quotati 60, cioè il 40% al di sotto del loro valore di rimborso. La differerenza (spread) di rendimento con i titoli decennali tedeschi, i più sicuri dell'Eurozona, è di 1.116 punti, il massimo storico dall'introduzione dell'euro (1999).

Invertita la curva dei rendimenti
Sui due anni, invece i tassi sono persino superiori e viaggiano al 19,82%. Così la curva dei rendimenti è invertita, cioè tassi a breve più alti di quella a lungo termine. L'inversione della curva è spesso associata a fasi di recessione economica, di inflazione e di crisi di liquidità. Questi tre elementi sono tutti presenti nella situazione della Grecia.

Il mercato non crede alle rassicurazioni
La Grecia è in odore di ristrutturazione. Questo almeno è ciò che pensa il mercato nonostante le continue rassicurazioni di Atene, Bce Unione europea. Quest'ultima in particolare è tornata a gettare acqua sul fuoco, dopo una dichiarazione in forma anonima di un funzionario che ha parlato esplicitamente di trattative tra Atene e Bruxelles. «È impossibile che questa dichiarazione sia vera - ha detto una portavoce - dato che questo genere di discussioni non sono state nemmeno avviate tra le autorità europee e il governo greco».

Dalla Germania intanto continuano però a giungere segnali di indirizzo diverso. Clemens Fuest, numero uno del consiglio tecnico del ministero dell'Economia tedesco, ha oggi dichiarato che una ristrutturazione del debito ellenico è inevitabile. «Bisogna guardare in faccia la realtà» ha chiosato.

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