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Questo articolo è stato pubblicato il 28 aprile 2011 alle ore 07:54.
Condivide legami simbiotici con il suo gemello siamese: ciò che alimenta l'uno nutre l'altro, ciò che colpisce l'uno danneggia l'altro. Come ventricoli, devono lavorare in sincrono o fibrillare e perire. Ignoto ai più, è un habitué di Wall Street. È il sistema bancario ombra: un settore che al suo apice si stima intermediasse negli Usa 22mila miliardi di dollari, due volte quelli regolamentati. Nella crisi 2007-08 ne ha bruciati 6mila eppure sovrasta ancora il suo omologo. Ma dopo decenni finalmente il suo mistero potrebbe avere i giorni contati.
Il Financial Stability Board, l'organismo di controllo della finanza internazionale guidato da Mario Draghi, vuole che il 2011 sia l'anno in cui i riflettori porteranno finalmente alla luce le "selvaggie" banche ombra, figlie naturali della deregulation finanziaria scattata negli anni 80. Il G20 di Seul, a novembre, ha deciso "il rafforzamento di regole e supervisione sullo shadow banking" e ha chiesto al Fsb di vararle entro la metà di quest'anno.
Ma cos'è il sistema bancario ombra? Secondo l'Fsb è un sistema di intermediazione del credito attivo sin dagli anni 50 che coinvolge entità e attività esterne ai sistemi regolari. La Federal Reserve Bank di New York l'anno scorso ha spiegato che sistema ufficiale e ombra hanno gli stessi attori: creditori, debitori e intermediari. Le banche ombra sono fondi e operatori che investono negli strumenti emessi da veicoli societari, differenti per garanzie, duration, rischio e rendimento. Il sistema ombra, come il suo gemello, intermedia il credito, ne trasforma le scadenze e aumenta la liquidità, ma non in operazioni regolate: con suddivisioni, trasformazioni, impacchettamenti e rivendite successive, in una catena di passaggi granulari. Che, negli Usa, sono di solito sette: si acquisiscono prestiti, li si impacchetta, poi si usano i pacchetti come garanzia per emettere titoli strutturati (Asset Backed Securities), che vengono a loro volta impacchettati.
Sui pacchetti di Abs si emettono Collateralized debt obligation (Cdo) che vengono venduti. I ricavi rifinanzieranno altri prestiti.
Vi siete persi? Siete in buona compagnia. Lo stesso Fondo monetario internazionale – non un nome qualsiasi – ha appreso solo a luglio 2010 che le stime sullo shadow banking Usa andavano riviste al rialzo. Un suo economista, Manmohan Singh, e un consulente, James Aitken, avevano scoperto una tecnica (la rehypothecation) usata in silenzio dalle banche ombra: l'utilizzo per più volte dello stesso denaro come collaterale per emettere titoli da vendere. Per l'ingegneria finanziaria è la moltiplicazione degli zecchini nel campo dei miracoli.
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