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Questo articolo è stato pubblicato il 28 aprile 2011 alle ore 17:13.

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Rcs chiude il 2010 con un utile di 7,2 milioni. Rotelli: «Nessun patto con Della Valle» (Ansa)Rcs chiude il 2010 con un utile di 7,2 milioni. Rotelli: «Nessun patto con Della Valle» (Ansa)

L'assemblea di Rcs Mediagroup ha approvato il bilancio 2010, chiuso con un utile di 7,2 milioni, (rispetto a perdite per 129,7 milioni nel 2009) e, all'unanimità, la cooptazione di tre consiglieri avvenuta negli ultimi mesi: il socio Giuseppe Rotelli, subentrato al proprio rappresentante Marco De Luca; Vittorio Malacalza, socio di Marco Tronchetti Provera in Camfin, entrato al posto del rappresentante di Pirelli & C Claudio De Conto e Roland Berger, successo allo scomparso Berardino Libonati.

Rotelli sale nel capitale di Rcs
Giuseppe Rotelli, primo socio fuori dal patto di Rcs Media Group, è salito nel capitale della società dal 7,546% al 7,639%, quota cui è da aggiungere una partecipazione potenziale del 3,5%. È questo uno degli arrotondamenti emersi, rispetto a quanto dichiarato alla Consob fino al 22 aprile scorso.

L'imprenditore della sanità ha riferito di essere entrato in Rcs MediaGroup «per diversificare nell'editoria, per interesse e per vocazione culturale». A chi gli ha chiesto se entrerà nel patto di sindacato, ha ribadito: «Non è un problema, non è questo il problema di Rcs. In cda si agisce secondo il proprio intendimento senza vincolo di mandato».

Rotelli: «Nessun patto con Della Valle»
«Non c'è nessun patto con Diego Della Valle» su Rcs Mediagroup. Lo ha detto ancora Rotelli, consigliere del gruppo editoriale e primo socio fuori patto. Della Valle ha una quota Rcs del 5,4% conferita al patto in scadenza nel 2014 e ha segnalato da ultimo anche un interesse eventuale a salire ulteriormente, potendolo fare. Di recente, in una polemica a distanza con Tarak Ben Ammar, questi gli aveva consigliato anche di acquistare tutta la società. A Rotelli è stato chiesto come giudicherebbe questa ipotesi: «Per crescere bisogna avere la facoltà di farlo e la volontà», ha risposto.

Perricone: «Il 2011 non sarà l'anno della svolta»
L'andamento dei primi mesi del 2011 è stato «tiepido» per quanto riguarda l'andamento del mercato e il 2011 non sarà «l'anno della svolta definitiva» ha detto l'amministratore delegato di Rcs Mediagroup, Antonello Perricone, parlando in conferenza stampa al termine dell'assemblea degli azionisti della società.

«Sulla gestione - ha spiegato - stiamo lavorando nell'ambito del piano industriale. Siamo impegnati su quello e andiamo avanti nel rispetto delle indicazioni di piano. Siamo soddisfatti a livello diffusionale per le buone performance del Corriere della Sera in particolare, compatibilmente con l'andamento del mercato. Procedono gli effetti benefici - ha aggiunto - del piano di ristrutturazione, ma continua la scarsissima visibilità e di conseguenza l'incertezza generale».

Per i prossimi mesi Rcs deve «mantenere l'alta attenzione sull'efficienza della gestione» nonchè, ha sottolineato Perricone, mantenere «l'alta qualità dei prodotti di mercato» e «monitorare l'andamento della posizione finanziaria». «La partenza dell'anno - ha detto ancora - non deve indurre a togliere il piede dall'acceleratore su questi temi. Non possiamo considerare il 2011 come l'anno di svolta definitivo».

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