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Questo articolo è stato pubblicato il 02 maggio 2011 alle ore 12:56.
«Una fusione fra Fiat e Chrysler non è sul tavolo ora». Lo ha detto l'amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne. Chrysler Group, controllata da Fiat (la partecipazione è al 30% e dovrebbe salire a breve al 46%), ha riportato nel primo trimestre del 2011 il primo utile netto dal giugno 2009, ovvero da quando la società è stata formata. Bene anche le vendite, cresciute a livello globale del 18% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Il colosso di Detroit, come si legge in una nota della società, ha riportato un utile netto di 116 milioni di dollari, invertendo la tendenza rispetto alle perdite nette per 197 milioni di dollari del primo trimestre 2010.
I profitti operativi sono stati pari a 477 milioni di dollari, 334 milioni di dollari in più rispetto ai 143 milioni di dollari dello stesso periodo dell'anno scorso, grazie in particolare a un incremento dei volumi e nonostante un aumento dei costi collegati al lancio dei nuovi modelli e a un incremento degli investimenti pubblicitari. Il giro d'affari netto si è attestato a 13,124 miliardi di dollari, il 35% in più rispetto al primo trimestre 2010.
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A determinare l'aumento, come si legge nella nota, è stata la buona accoglienza riservata a tutti i 16 modelli nuovi o significativamente rinnovati messi sul mercato. Al 31 marzo, il contante disponibile era pari a 9,9 miliardi di dollari, dai 7,3 miliardi dei tre mesi precedenti e i 7,4 miliardi dello stesso periodo del 2010. Ulteriori 2,3 miliardi sono ancora disponibili nell'ambito dell'accordo con il Governo americano e canadese, portando la liquidità disponibile a 12,1 miliardi. Il debito industriale lordo, al 31 marzo, é salito a 13,3 miliardi di dollari dai precedenti 13,1 miliardi, mentre quello netto é calato a 3,4 miliardi, dai 5,8 miliardi del periodo terminato a dicembre. Nel primo trimestre, Chrysler ha venduto 394.000 vetture a livello globale, un aumento di 60.000 unità, rispetto alle 334.000 dello stesso periodo dell'anno scorso. La quota di mercato negli Stati Uniti é dunque cresciuta al 9,2%, contro il 9,1% dello stesso periodo del 2010, mentre in Canada é aumentata al 14,7%, dal 13,7% dell'anno scorso.
Marchionne: merito dei nostri prodotti
L'incremento delle vendite e la migliore performance finanziaria del primo trimestre dimostrano che «la rinnovata linea di prodotti sta guadagnando slancio sul mercato e riscuotendo successo tra i clienti». Lo ha detto l'amministratore delegato di Chrysler e Fiat Sergio Marchionne commentando in una nota i risultati di bilancio del primo trimestre 2011 (utile netto per 116 milioni di dollari, i primi da quando la società é uscita dall'amministrazione controllata). «Questi risultati sono la prova del duro lavoro e della dedizione dei nostri dipendenti, fornitori e rivenditori e di tutti coloro che hanno contribuito a creare una nuova cultura aziendale basata sulla qualità dei prodotti e delle procedure e su principi manageriali semplici e solidi - ha detto Marchionne -. Restiamo focalizzati sulla produzione di grandi prodotti e sul raggiungimento degli obiettivi fissati nel piano industriale 2010-2014»
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