Successo all'asta di titoli di stato del Portogallo all'indomani dell'accordo per il piano di salvataggio da 78 miliardi di euro. Il Tesoro di Lisbona ha raccolto 1,1 miliardi di euro collocando titoli a tre mesi. L'asta ha tuttavia registrato un deciso aumento del premio di rischio richiesto dagli investitori: i tassi sono infatti saliti al 4,65% rispetto al 4,04% del precedente collocamento. La domanda è stata pari a 1,9 volte l'importo offerto.

Le indiscrezioni sui contenuti del piano
Il Portogallo ha chiuso ieri l'accordo con Ue e Fmi per ricevere complessivamente 78 miliardi di prestiti a tre anni in cambio di un rigoroso programma di risanamento dei conti pubblici. Le misure di austerità che il Portogallo dovrà approvare, così come tutti gli altri dettagli dell'accordo saranno comunicati domani da Commissione Ue, Bce e Fondo monetario in una conferenza stampa a Lisbona. Secondo indiscrezioni comunque al Portogallo sarà chiesto di pagare un tasso di interesse compreso tra il 4,3 e il 4,7% sui 78 miliardi di euro di aiuti. In cambio Lisbona dovrà raccogliere almeno 5,5 miliardi in provatizzazioni, taglio della spesa pubblica e di una serie di sgravi fiscali attualmente in vigore. Più fonti poi hanno confermato che 12 dei 78 miliardi del prestito dovrebbero servire per ricapitalizzare le banche per aumentare il Tier 1 al 9% entro fine 2011 e al 10% entro fine 2012.

Le privatizzazioni
Il Portogallo dovrà accelerare le privatizzazioni. Secondo indiscrezioni dovrà cedere totalmente le partecipazioni nel gruppi Edp (elettricità) e Ren (rete), nella compagnia di bandiera Tap entro fine 2011. Per quanto concerne la vendita di Banco Portugues de Negocios (Bpn) il piano di cessione ha l'obiettivo di trovare un acquirente entro luglio "al più tardi".

Due anni di recessione
Secondo fonti ufficiali, l'impatto di queste misure sarà pesante per l'economia perchè implicheranno una «contrazione del 2% del Pil nel 2011 e nel 2012». Secondo le fonti le tasse dovranno essere aumentate, soprattutto quelle sulle auto e sugli immobili e si dovrà tagliare la spesa pubblica nella sanità e nella scuola.

Le scadenze del debito pubblico portoghese
L'accordo si è reso necessario in quanto Lisbona non può, al momento, rifinanziare il debito pubblico a medio e lungo termine in scadenza a causa dei tassi di interesse onerosi richiesti dagli investitori per acquistare titoli di stato lusitani. I rendimenti sul debito pubblico portoghese viaggiano all'11% per le scadenze a 2 anni e al 10% per le scadenze a 10 anni. A giugno scadono di titoli di stato decennnali per complessivi 6,9 miliardi di euro, compreso il pagamento delle cedole. Lisbona rimborserà il debito ma non lo rinnoverà. Per le esigenze di finanziamento della spesa pubblica si ricorrerà ai prestiti Ue-Fmi.

Opposizione a colloquio con Ue Bce e Fmi
Prosegue intanto la missione Ue-Bce-Fmi in Portogallo. E questo per la situazione anomala in cui il preaccordo è stato negoziato: con un governo e un premier dimissionario Josè Socrates. Per questo i delegati di Ue, Bce e Fmi hanno avviato consultazioni con i partiti dell'opposizione di centrodestra. Si chiederà l'impegno anche dei due partiti di centrodestra per l'applicazione delle misure di austerità supplementari e delle riforme strutturali concordate con il governo dimissionario.

L'economista Carlkos Moedas, capodelegazione del Psd (il partito dato per vincente alle prossime consultazioni del 5 giugno), ha detto che dopo l'incontro con Ue-Fmi che il partito analizzerà le misure proposte e che prenderà posizione al riguardo entro domani. «Non lasceremo arrivare il paese a una situazione di bancarotta - ha detto il presidente del partito Pedro Passos Coehlo - spero che l'aiuto arrivi rapidamente».

L'accordo dovrà essere adottato dall'Eurogruppo il 16 maggio e il giorno dopo dall'Ecofin. Resta il problema finlandese, ma alla fine a Bruxelles ci si aspetta che il governo di Helsinki (in attesa della formazione di un nuovo esecutivo dopo le elezioni politiche) la situazione si sbloccherà e che ci sarà l'assenso al prestito.

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